Acqua di via Razziche, l’Asl entra nelle case
Oggi gli operatori dell’Asl entrano nelle palazzine di via Razziche 1-5 per effettuare, d’accordo con l’amministratore e con i privati, i prelievi e le analisi dell’acqua che esce dai rubinetti degli appartamenti.
Un passaggio fondamentale perché si possa arrivare - se i dati lo consentiranno - a togliere l’ordinanza comunale che da martedì vieta alle 56 famiglie del condominio di bere acqua e di farne uso alimentare.
Giovedì intanto sono arrivati i risultati di nuovi prelievi effettuati dall’amministratore nel condominio il 7 aprile. E anche in questo caso l’inquinante cromo VI si trova ampiamente sotto il limite di 50 microgrammi/litro indicato dalla normativa: si conferma quindi in linea con i dati delle analisi pubbliche e private del 4 aprile (comprese fra i 7 e i 10 microgrammi) ma lontanissimo dai 65 microgrammi/litro misurati l’11 marzo da un rubinetto privato.
La vicenda è stata giovedì al centro di un nuovo incontro fra l’amministratore immobiliare Claudio Ventriglia e l’assessore comunale all’Ambiente Gianluigi Fondra: all’ordine del giorno l’ordinanza firmata l’8 aprile con la quale il sindaco Emilio Del Bono, dopo aver preso atto della valutazione dell’Asl che sulla base di quei 65 microgrammi certificava la non potabilità e la pericolosità dell’acqua per la salute umana, ha vietato in tutti i 56 appartamenti del complesso residenziale di via Razziche 1-5 il consumo di acqua ai fini alimentari.
Per avere la sicurezza che il rischio di un’emergenza sanitaria sia sicuramente escluso, ora l’Asl - dopo che nei giorni scorsi aveva già verificato la rispondenza dei paramentri di legge nella rete dell’acquedotto e fino ai contatori del condominio di via Razziche - dovrà ora effettuare e valutare direttamente delle nuove analisi dell’acqua dei rubinetti delle case private. Prelievi e analisi che verranno effettuati oggi.
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