Acli, il bresciano Rossini lascia la presidenza nazionale
Emiliano Manfredonia, 45 anni, pisano, è il nuovo presidente nazionale delle Acli. I delegati del XXVI Congresso nazionale lo hanno votato a larga maggioranza chi in presenza a Roma, chi a distanza il voto online.
Prende il posto del bresciano Roberto Rossini, alla guida delle Acli dal 2016 e di cui proprio Manfredonia è stato vicepresidente vicario nel quinquennio.
Sul proprio profilo Facebook, le Acli bresciane ringraziano il presidente uscente, scrivendo di aver «condiviso e sostenuto la sua richiesta di non essere votato al Congresso».
Rossini, per le Acli bresciane, in questi anni ha contribuito con competenza alla definizione di una linea politica associativa di grande profilo, oltre al risanamento dell’Associazione in una congiuntura esterna ed interna alle Acli di grande difficoltà».
Rossini, portavoce dell’Alleanza contro la povertà, in questi anni è stato sotto i riflettori per aver promosso il reddito d’inclusione che venne realizzato con il governo Gentiloni, strumento precursore del reddito di cittadinanza. Una misura che Rossini non ha bocciato come semplice assistenzialismo, pur criticando il fallimento dell’esperienza dei navigator.
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