Aci Brescia: nuovo presidente, nuovi scontri
Piergiorgio Vittorini, avvocato di professione, è il nuovo presidente dell’Aci Brescia. Primo effetto della sentenza del Consiglio di Stato che martedì aveva ribaltato la maggioranza in seno al Consiglio direttivo dell’ente di via Enzo Ferrari, accogliendo il ricorso presentato da Roberto Gaburri e Roberto Onofri.
Ma nella sede bresciana dell’Aci oggi sono state scintille nel corso della seduta di Consiglio. Convocata prima della sentenza e che all’ordine del giorno aveva una serie di delibere. Nemmeno discusse perché a tenere banco è stata la sentenza del Consiglio di Stato. “Né io né Ferrari ci siamo dimessi” tuona Attilio Camozzi, che aveva da presidente convocato la seduta. E che denuncia, attraverso un comunicato stampa, quella che definisce una forzatura.
“Io e gli altri componenti del Consiglio Direttivo siamo stati oggetto di un attacco da parte dei ricorrenti che hanno preteso l’esecuzione immediata della sentenza” scrive Camozzi. “Sotto il peso delle continue accuse il consigliere Bruno Ferrari ha abbandonato la seduta per gravi motivi personali. Subito dopo tale uscita, il consigliere Vittorini ha agevolato l’introduzione del consigliere Gaburri chiedendo di mettere ai voti tale cambiamento dell’ordine del giorno e ottenendo di procedere alla votazione sia del presidente sia del vice-presidente”.
Con tre voti favorevoli e due contrari Vittorini è diventato il nuovo presidente dell’ente. “Ma io non ho rassegnato le dimissioni” precisa Camozzi, pronto ora ad una nuova battaglia legale. Dall’Aci nel frattempo, un comunicato annuncia: "I consiglieri hanno dato corso all’elezione del presidente e del vice presidente dell’Automobile Club di Brescia; sono risultati eletti l’avv. Piergiorgio Vittorini, presidente, e Roberto Onofri, vice presidente”. Tensioni e scontri verbali continuano così ad essere di casa all’Aci.
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