Accoglienza dei profughi, la Diocesi condanna Maroni
Condanna della Diocesi di Brescia alle dichiarazioni del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sull’accoglienza dei profughi. La voce e il volto sono quelli del direttore dell’ufficio per i migranti, Padre Mario Toffari, ma nella nota, diffusa nel pomeriggio, viene sottolineato come ci sia l’appoggio del vescovo Mons. Luciano Monari.
Padre Mario sottolinea come il Vangelo debba condurci nelle scelte e aggiunge che un cristiano non possa non condannare chi «difende la propria ricchezza lasciando che gli altri muoiano».
La Diocesi attacca Maroni, definendolo «ricco che minaccia con i soldi pubblici» in merito alla volontà di ridurre i fondi regionali ai comuni che ospiteranno i rifiugiati. Ma nella lettera vengono chiamati in causa anche il leader della Lega Matteo Salvini quando dice che occuperà le prefetture, «parole pronunciate spesso dai centri sociali», e il neo presidente della Liguria, Giovanni Toti, quando sostiene che si possa bombardare per impedire la partenza dei barconi.
«Il problema esiste - continua padre Mario - c’è da lottare per una soluzione europea e mondiale, forti del fatto che noi non ci siamo tirati indietro».
Gli arrivi intanto non si fermano: l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati ha annunciato che dall’inizio del 2015 circa 103.000 persone sono sbarcate in Italia (54.000) e in Grecia (48.000). Secondo l’Unhcr, la maggior parte dei migranti giunti sulle nostre coste sono partiti dalla Libia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato