A2A, prende forma la sede di via Sostegno: 7 progetti in corsa

Chiuso il concorso di idee lanciato dalla multiutility. L'operazione da 45 milioni prevede anche un auditorium e un collegamento con la Tav
A2A LA NUOVA SEDE SI AVVICINA
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L’operazione va avanti. A inizio dicembre il consiglio d’amministrazione di A2A valuterà le soluzioni progettuali selezionate dal team di valutazione della società. Poi, se non vi saranno intoppi, il gruppo guidato da Renato Mazzoncini acquisterà l’area di via Sostegno dove realizzerà la nuova sede della holding, dando un futuro a quell’enorme fetta di città abbandonata da decenni.

Le indicazioni del progetto

Lo scorso agosto A2A ha lanciato un concorso di idee per «la nuova sede direzionale con funzioni corporate» (le divisioni Ambiente e Calore e Servizi resteranno in via Lamarmora). L’idea di fondo è che il quadrilatero racchiuso tra via Sostegno, via Malta, via Sardegna e via De Vitalis acquisisca una «nuova centralità urbana», integrando la nuova sede A2A con l’arrivo della linea alta velocità e facendo rinascere il fronte sud della stazione Fs. Le indicazioni del bando di progettazione prevedono la realizzazione di una torre direzionale da 10mila metri quadrati di Slp, di fatto la nuova sede, destinata a diventare il «simbolo cittadino dell’azienda». Ai piedi della torre una piazza coperta da dove si accederà ai binari Tav: il tunnel pedonale che unisce la metro e la stazione ferroviaria sarà infatti prolungato verso sud, sotto via Sostegno, fino alla nuova piazza.

Lì si affaccerà anche un auditorium da 300-400 posti, un edificio da 4mila metri quadrati per servizi di qualità (ristorazione, cultura...) mentre sul lato est si svilupperà il «campus aperto alla città»: oltre agli uffici per 250-300 dipendenti, spazi per i cittadini e soluzioni per start up e coworking. Sul lato ovest, a nord dell’edificio Laba, sorgeranno invece i parcheggi. Sarà demolito il condominio Stazione (dove abitano una ventina di famiglie, che saranno indennizzate o avranno un altro alloggio in permuta).

Previsti anche biblioteca, archivio, spazi benessere e soluzioni per la mobilità sostenibile (parcheggio bici, colonnine di ricarica) oltre ad ampie zone verdi. L’intero comparto dovrà puntare su soluzioni smart ed essere a «zero impatto ambientale», secondo i principi della sostenibilità previsti dal piano industriale del gruppo. Il budget fissato per l’intera operazione è di 45 milioni di euro.

Questa la cornice dentro la quale bisognava muoversi. Poi architetti e studi di progettazione potevano sviluppare i loro disegni, puntando su innovazione, sostenibilità, inserimento urbano. Le proposte dovevano arrivare entro il 18 ottobre. Il concorso di idee prevede la selezione delle migliori 10 soluzioni, a cui sarà assegnato un premio in denaro (da 20mila a 5mila euro). In realtà A2A avrebbe però selezionato 7 progetti ritenuti tecnicamente validi e che rispettano il tetto di spesa previsto. Questo pacchetto di soluzioni dovrebbe essere presentato al cda a cui spetterà poi la decisione su quale disegno trasformare in realtà.

La riqualificazione della zona

Di certo la mossa di A2A rappresenta una svolta per il futuro di via Sostegno. L’area è oggi un’immensa distesa degradata. La torre e i servizi di A2A andrebbero ad occupare la metà del comparto. A sud di via Sardegna resterebbero i lotti destinati alle residenze private, fuori dall’operazione A2A. Ma la rinascita dell’area partirà dal progetto della «Life Company».

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