A tavola con le dita: il menu è anche in Braille

Succede al ristorante Futura, ma l'Unione Italiana Ciechi di Brescia è a disposizione anche di altri che volessero seguirne l'esempio
MENU' PER NON VEDENTI AL FUTURA
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Scegliere cosa mangiare con le dita? Si può. Con il nuovo menù per ciechi e ipovedenti del ristorante «Futura». È l’idea nata da Claudia Medini, titolare del locale, dopo un incontro casuale avvenuto negli studi di Teletutto durante la trasmissione «Punti di vista» con Sandra Inverardi, presidente della sezione di Brescia dell’«Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti».

«Volevo che le persone nel mio ristorante fossero tutte accolte e tutte allo stesso livello» ha spiegato Clauida. La difficoltà iniziale è stata quella di trovare chi potesse realizzare la stampa in Braille. Da qui la collaborazione con l’«Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti» che si è resa disponibile a stampare gratuitamente il menù suddiviso in due parti: una scritta in Braille appositamente per le persone non vedenti e l’altra con la scrittura convenzionale ma a caratteri ingranditi per consentirne la lettura alle persone ipovedenti.

«Un gesto che non costa niente, per un’iniziativa di un buon senso civico - ha detto Sandra Inverardi -. Abbiamo voluto presentare questo atto di sensibilità verso la nostra categoria per far sì che altri possano seguire questa idea».

La sezione di Brescia dell’«Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti» conta 1200 iscritti e dal 1924 si occupa di aiutare chi ha una difficoltà visiva nella compilazione delle pratiche burocratiche, oppure nello svolgere corsi di informatica o attività ludiche ricreative.

«Si tratta di un’iniziativa importante e positiva, che speriamo venga emulata» ha commentato la consigliera provinciale di Parità Anna Gandolfi. Per chi volesse seguire l’esempio di Claudia, l’associazione rinnova la propria disponibilità: «Basta farci avere il menù in formato elettronico su file e poi noi provvederemo a stamparlo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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