A settembre sui bus salirà solo il 25% degli studenti
Finora la riorganizzazione del trasporto pubblico ha retto. Ma la vera sfida sarà a settembre, con la riapertura delle scuole. «Sarà la sfida più complessa - ha ammesso l’assessore Federico Manzoni -. Con i limiti di capienza, 20 passeggeri per bus, sarà impossibile garantire il servizio pre-Covid». Per questo, da settimane, è nato in Prefettura un tavolo, «in modo che l’organizzazione scolastica sia coordinata a quella dei trasporti».
A settembre, ha precisato Medeghini, «saremo in grado di portare il 25% degli studenti». Non basterà quindi che metà di ogni classe (a turno) prosegua con la didattica a distanza, visto che le aule non garantiscono un metro di distanza a gruppi di 20-25. «Dovrannno esserci una "doppia entrata" e una "doppia uscita", a distanza di un’ora» così che i bus possano fare un doppio viaggio.
Quanto agli abbonamenti annuali non utilizzati per metà anno scolastico causa lockdown, Manzoni ha precisato: «In condizioni normali, un utente ha diritto al rimboso se non è ancora passato metà del periodo di durata del suo abbonamemto». Ma questa è una situazione straordinaria, che riguarda tutti gli utenti, non solo di Brescia. Serviva dunque un chiarimento normativo. Arrivato con il decreto Rilancio (articolo 215). Il periodo del lockdown potrà essere commutato in un voucher per l’acquisto di altri titoli di viaggio o per prolungare il vecchio abbonamento.
Sul tema è intervenuto anche l’assessore regionale Claudia Terzi: «Il Governo deve recuperare risorse adeguate per rimborsare gli utenti. Non scaricare i costi sulle aziende».
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