A Rezzato l’invisibile prende vita nell’atelier per non vedenti

Lanciata una raccolta fondi per sostenere il laboratorio di scultura voluto da Laba e Vantini
Scolpire la pietra: un momento dell’attività durante il corso © www.giornaledibrescia.it
Scolpire la pietra: un momento dell’attività durante il corso © www.giornaledibrescia.it
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Si chiama «Campagna crowdfunding mode-on! Guardare oltre» il nuovo progetto inclusivo messo in campo dall’Accademia di belle arti Laba di Brescia e dalla Scuola delle arti e della formazione professionale Rodolfo Vantini di Rezzato.

Le due realtà di nuovo insieme per proseguire la realizzazione di un innovativo laboratorio di sperimentazione creativa su pietra, aperto a persone ipovedenti o non vedenti, la cui sede dovrebbe essere proprio nell’atelier di scultura delle scuola Vantini. Con loro in stretta collaborazione l’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Brescia e la fondazione di Arte sacra di Firenze.

Raccolta fondi

La campagna aperta da pochi giorni (raccolti per ora oltre 2mila euro) durerà sino al 3 aprile con l’obiettivo di creare il primo innovativo laboratorio che vedrà «scolpire la pietra per colpire il buio, mani che danno vita all’invisibile» come cita uno degli slogan coniati per l’occasione. «Sostenere attivamente questo progetto - sottolineano Laba e Vantini - significa entrare a far parte di una comunità che accoglie, abbatte gli ostacoli della disabilità e prova a colpire il buio degli occhi con gli strumenti della creatività».

La prima sperimentazione di questa speciale creatività artistica era stata fatta nel luglio del 2022 con un piccolo gruppo di non vedenti alle prese con la scultura in pietra. Il grande consenso ed entusiasmo dei partecipanti avevano fatto capire che quella attività poteva essere estesa e strutturata per accogliere chi non vede. Con le donazioni che saranno raccolte si conta di realizzare un laboratorio di scultura esclusivo e organizzare quattro laboratori per altrettanti weekend da tenersi alla Vantini fra aprile e giugno per un totale di 60 ore: far vivere ai partecipanti un’esperienza immersiva in una cava e al Museo del Marmo di Botticino. Si potrà inoltre avere la presenza di quattro maestri scultori che seguiranno i progressi degli aspiranti artisti, oltre ad acquistare pietra e strumenti per realizzare le sculture.  Per le donazioni consultare il sito «L’arte fra le dita: mani che danno vita all’invisibile».

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