A Noemi Simonelli il premio speciale alla memoria di monsignor Giuseppe Cavalleri
Noemi Simonelli del liceo scientifico Giacomo Antonietti di Iseo è la vincitrice del premio speciale alla memoria di monsignor Giuseppe Cavalleri. La ragazza frequenta il quinto anno, mentre è di quarta superiore ed è iscritto al liceo Arnaldo Giovanni Ghisleri, l’assegnatario del premio-ricerca con menzione.
Sono loro che hanno spiccato alla cerimonia di premiazione organizzata oggi pomeriggio al Centro studi dell’Istituto Paolo VI di Concesio dall’Opera per l’educazione cristiana nell’ambito del XLVI programma di studio e formazione per l’anno scolastico 2022/2023, che quest’anno aveva come tematica «Per una cultura della pace, dialogo, speranza e riconciliazione».
«Mai come quest’anno il tema proposto è stato apprezzato dagli alunni - ha osservato nel corso della cerimonia la professoressa Stefania Pozzi del Comitato coordinatore -. Gli elaborati presentati sono stati 110 e il corso è stato reputato dai ragazzi un’ottima palestra di riflessione sulla capacità di perdonare e di affrontare i conflitti quotidiani».
Gli studenti assegnatari dei premi-ricerca sono stati Marco Vincenzo Ongaro del liceo classico Arnaldo di Brescia, Davide Cagna del liceo scientifico Camillo Golgi di Breno, Camilla Catina del liceo scientifico Nicolò Copernico di Brescia, Stefano Biasini del liceo classico Camillo Golgi di Breno, Anna Fortini del liceo scientifico Annibale Calini di Brescia, Edoardo Lazzaroni del liceo classico Cesare Arici di Brescia, Elena Maffeis del liceo linguistico Camillo Golgi di Breno, Carolina Palmieri del liceo scientifico Annibale Calini di Brescia, Chiara Porcini del liceo scienze umane Camillo Golgi di Breno, Dario Qesku del liceo scientifico Maddalena di Canossa di Brescia e Michela Zanardini del liceo scientifico Annibale Calini di Brescia. Gli studenti assegnatari di riconoscimenti, invece, sono stati 97.
La mostra
«Jamais plus la guerre-mai più la guerra» è invece il titolo della mostra che è stata inaugurata stamattina alla Collezione Paolo VI, con le immagini della visita del pontefice bresciano all’organizzazione delle Nazioni unite, il 4 ottobre del 1965.
Una mostra, organizzata nell’anno in cui la Capitale della Cultura ha gettato un ponte tra Brescia e Bergamo, per celebrare anche il sessantesimo anniversario dell’enciclica Pacem in Terris di Giovanni XXIII, ricordando così quel ponte tra i due papi dove la Chiesa, negli anni 60, inizio a prendere posizioni sul le grandi questioni che riguardavano il futuro dell’umanità.
«Mai più la guerra, mai più gli uni contro gli altri»: una difesa appassionata della pace quella fatta davanti alle Nazioni Unite da Papa Montini, nel pieno degli anni della Guerra del Vietnam. Allora come oggi, la dolorosa e sofferta speranza che la pace possa guardare alle sorti degli uomini e dell’umanità, con due aspetti di grande attualità del discorso pronunciato da Paolo VI.
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