A Mompiano l'addio a Francesco Cominelli
Due lunghi applausi per salutare Francesco. Il primo, all'arrivo della bara nella chiesa di San Gaudenzio a Mompiano. il secondo al termine della cerimonia d'addio al 28enne bresciano, morto giovedì della scorsa settimana a Parigi stroncato da cause naturali.
Centinaia di persone si sono strette intorno alla famiglia Cominelli nel giorno difficile delle esequie. Ad affollare insieme la chiesa di San Gaudenzio, stretti ai parenti, c’erano gli amici italiani e quelli francesi, e la schiera composta dei colleghi di Vogue Hommes International, che sono arrivati in aereo da Parigi per seguire Francesco nel suo ultimo viaggio.
Fuori e dentro la chiesa, a nascondere fiumi di lacrime, decine di occhiali neri.«Neri come le tenebre - ha spiegato nell'omelia il curato don Simone - che ci fanno gridare forte "Dio, non ti conosco", come fece il primo pontefice San Pietro di fronte alla prova del dolore estremo. È nel momento della tragedia insopportabile, come è la morte di Francesco, che ci sentiamo completamente abbandonati da Dio. E, invece, Gesù ci ha insegnato che a Dio deve tornare quello che è di Dio. Francesco non è più qui con noi perché è tornato alla casa del Padre"
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