A fine novembre in Carmine al via la sperimentazione contro la mala-movida

Arriveranno steward e varchi conta-persone: questo non comporterà il numero chiuso notturno nel quartiere
IN CARMINE ARRIVANO GLI STEWARD
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Se la fase organizzativa non incontrerà intoppi, il via scoccherà l’ultimo fine settimana del mese, quello che intreccia novembre e dicembre. Da giovedì 30 alla notte di sabato 2, chi si troverà a trascorrere la serata al Carmine per due chiacchiere e un drink lungo il caratteristico reticolato di vicoli potrebbe incrociare steward e operatori sociali.

Sono i volti della sperimentazione promossa dalla Loggia per affrontare il problema della mala-movida alla radice, un progetto che punta moltissimo sull’aspetto educativo, di comunicazione e di socializzazione dentro un perimetro chiaro di regole e per nulla (salvo situazioni di pericolo, se lo dovessero richiedere) sulla repressione.

La delibera firmata dall’assessore Andrea Poli è stata approvata dalla Giunta e punta a fare del Carmine un quartiere laboratorio per rintracciare la chiave di volta migliore per garantire sia il diritto al divertimento e alla convivialità, sia il diritto al riposo di chi nel quartiere abita. Per fare questo, la proposta si basa su tre pilastri: oltre alle regole e alle campagne sociale (attraverso uno studio che, anche con la compilazione di questionari, scatterà una fotografia puntuale sul borgo) e di sensibilizzazione, si aggiunge la collaborazione con i singoli esercenti della zona, che verrà formalizzata attraverso un accordo. 

Cosa cambia?

Arrivano i varchi conta-persone, ma no: non significa che scatterà il numero chiuso. Serviranno semplicemente a capire quale flusso di persone il quartiere attrae nel weekend.

Dalle 21 alle 2 del mattino di giovedì, venerdì e sabato saranno inoltre operativi gli steward: una decina saranno ingaggiati dal Comune e presteranno servizio lungo il perimetro delle zone clou del quartiere, mentre altri saranno chiamati direttamente dagli esercenti per ricordare – se necessario - le regole da seguire a ridosso dei locali. 

Le dichiarazioni

«L’obiettivo - ha spiegato l’assessore Poli -, è affrontare il problema e trovare la soluzione migliore per tutti. Tenendo presente che il tema è monitorare il flusso, non bloccarlo, e intercettare gli eventuali disagi per intervenire e risolverli».

Ha aggiunto la sindaca Laura Castelletti: «Vogliamo tutelare chi nel quartiere vive e sostenere chi ci lavora senza fare perdere al borgo le sue caratteristiche peculiari. Questo significa anche colpire gli incivili e chi non rispetta gli altri, ma facendo in modo che i nostri ragazzi e le nostre ragazze possano mantenere uno dei loro punti di riferimento per la socialità».

A ricordare infine che «quello della movida è un fronte sul quale si stanno interrogando tutte le città» è stato l’assessore Valter Muchetti. Che ha concluso: «Sarà il tavolo tecnico con la Questura a definire le competenze entro le quali gli steward si potranno muovere, norme d’ingaggio che potrebbero portare anche a una revisione del Regolamento di Polizia locale».

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