A Capodanno torna la marcia della pace: grido corale per dire no alle guerre
Mai come quest’anno la marcia della pace, che dal 2006 si tiene ogni anno il 1° gennaio, avrà un significato profondo: le folle sono chiamate a unirsi in un grido corale di pace, che possa aiutare a scuotere le coscienze. Riflessioni e preghiera si intrecceranno in occasione della Giornata mondiale della pace, istituita da san Paolo VI e celebrata per la prima nel giorno di Capodanno del 1968.
L’appuntamento questo lunedì è alle 14 all’ombra dell’albero di cachi di Nagasaki, nel piazzale della chiesa di padre Kolbe a Caionvico: da lì il serpentone partirà per un viaggio a più tappe. A Rezzato sono previsti i passaggi al Santuario, dove è previsto un breve momento di riflessione, e al convento francescano per il momento finale a cura di Roberto Rossini. Un ritorno, questo al convento francescano, quanto mai gradito a Lino Molinari, nel ricordo del figlio Pierpaolo: mancato molti anni fa, fu artefice della marcia stessa.
All’iniziativa non mancheranno poi Dante Mantovani, Andrea Franchini, Salvatore Dipace e Luca Saccardo, che fanno parte della Tavola della Pace Brescia Est, realtà a cui afferiscono innumerevoli associazioni, Parrocchie e Comuni (da Brescia a Borgosatollo, da Botticino a Bovezzo, da Castenedolo a Collebeato).
«Il nostro obiettivo è scuotere le coscienze - rimarca Molinari -: siamo circondati da guerre e ci stupisce il silenzio del mondo, dove si alza solo la voce del Papa». A queste parole fanno eco quelle di Mantovani: «Questi silenzi sono una crisi della democrazia. E che dire poi dei soldi spesi per le armi e che vengono tolti ad altri importanti servizi».
«Ci stiamo abituando alla guerra, quando invece dovremmo urlare "Basta!"», commenta amaramente Franchini. La manifestazione sarà seguita da alcuni incontri, sempre con inizio alle 20.30, dedicati al tema della pace: il 15 gennaio con don Flavio Dalla Vecchia nella parrocchia cittadina di Sant’Angela Merici, il 19 con Marco Tarquinio, direttore dell’Avvenire all’oratorio di Sant’Eufemia. Si chiude il 1° febbraio alle 20.30 al cinema Lolek di Rezzato con la proiezione del film «L’insulto».
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