A Brescia un'app troverà parcheggio e i cestini «parleranno»
A2A Smart City è il laboratorio che strutturerà la città del domani, connessa grazie alle nuove tecnologie
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Come cambierà il mondo tra quattro anni? Cosa significa Smart City? Come influenzerà la vita la tecnologia intelligente? Domande che parrebbero prettamente da ingegneri. Ma stavolta a ricevere le risposte sono stati gli studenti dell’Accademia Santa Giulia, che hanno ascoltato le parole di Oreste Galasso, amministratore delegato di A2A Smart City, ex Selene.
Da aprile 2016, infatti, l’azienda è stata rinominata e da allora si dedica esclusivamente alle nuove soluzioni per la città, a tutto ciò che nei prossimi anni diverrà il meccanismo di comunicazione più diffuso al mondo. Lo smartphone. Internet. L’Internet delle Cose. «Tra 4 o 5 anni gli oggetti che parleranno tra loro in "IoTese" (Internet of Things, appunto), dai telefoni agli elettrodomestici, saranno miliardi - ha rivelato Galasso -, e da ciò nasce l’idea dei servizi smart per la città. Perché questa tecnologia sarà pervasiva nella quotidianità».
A2A Smart City, quindi, si è data il compito di strutturare le città in maniera da collegare tutto e tutti, per facilitare la vita. Per ora banda larga, teleletture dei contatori, videosorveglianza delle città e illuminazione a LED sono gli elementi concreti. Ma quali saranno i progetti futuri, le applicazioni intelligenti che avremo nei prossimi anni?
«Qualche esempio? Cestini smart che avviseranno quando sono zeppi per migliorare la logistica, oppure parcheggi smart per monitorare l’occupazione degli spazi e controllare prima (sul telefono) le aree di sosta disponibili (abbattendo così l’inquinamento dato dai giri a vuoto, il 30% dello smog cittadino)».
L’IoT, insomma, non riguarda tanto le cose, quanto la qualità della vita. Che sarà garantita da quattro famiglie di servizi che A2A Smart City sta prevedendo: «Mobilità (come i parcheggi), turismo (itinerari, traffico...), salute (per monitorare e aiutare le persone deboli) e cittadino (con servizi accessibili tramite app)».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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