A Brescia si vendono sempre più vinili, anche grazie alla Generazione Z

L’interesse verso i dischi si è allargato a un nuovo pubblico: ce lo raccontano due proprietari di negozi specializzati in città
Una ragazza in un negozio di dischi
Una ragazza in un negozio di dischi
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Le vendite di vinili continuano ad aumentare, segnando una crescita che, in Italia, ha permesso al mitico disco di superare il cd. Un sorpasso che non si vedeva dal 1991.

Era il 2010 quando un articolo sul nostro giornale titolava: «Quei temerari negozi di dischi». Le previsioni davano il mercato dei supporti musicali in discesa, e così è stato. Nel 2016 è «vinile-mania», i negozi di dischi, dopo tanti anni, tornano ad essere popolati, soprattutto dai giovani. Nel 2021 la crescita continua, segnando un nuovo record: le vendite di vinile lo scorso anno sono state le più alte degli ultimi 30 anni.

Un pubblico nuovo

Quello che attira l’attenzione è la tipologia di cliente. C'è una clientela che è riuscita, in gran parte, a dare una spinta a questo mercato. A inizio 2021, da uno studio di Mrc Data - società di dati sulle vendite di musica -  è emerso che uno dei trainanti di questa crescita è la Generazione Z - giovani di età compresa tra i 10 e i 25 anni -, che acquista addirittura più dischi in vinile dei millennial, la generazione che li precede.

Il report Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana) della musica italiana, del primo semestre di quest’anno, mostra un mercato ancora in crescita, che comprende ogni segmento di mercato: forte il segmento digitale, a cui si unisce il +17,5% del vinile. Segno che in un mondo ormai votato al digitale, i mitici dischi stanno tornando ad essere un oggetto di valore, non solo come memoria storica, ma anche come preferenza per l’ascolto di novità.

Per indagare questa crescita di domanda, e confermare la tendenza dei giovanissimi ad acquistare vinili, abbiamo intervistato i titolari di due negozi di Brescia, specializzati nel settore.

Millennials e Generazione Z

  • Pinto dischi in via Montello 59 a Brescia
    Pinto dischi in via Montello 59 a Brescia
  • Pinto dischi in via Montello 59 a Brescia
    Pinto dischi in via Montello 59 a Brescia
  • Pinto dischi in via Montello 59 a Brescia
    Pinto dischi in via Montello 59 a Brescia
  • Pinto dischi in via Montello 59 a Brescia
    Pinto dischi in via Montello 59 a Brescia
  • Pinto dischi in via Montello 59 a Brescia
    Pinto dischi in via Montello 59 a Brescia

Carlo Pinto, proprietario di Pinto Dischi (via Montello 59), racconta questa nuova categoria come una novità che va ad aggiungersi ai compratori abituali: «Ci sono i classici over 60, che acquistano per passione, e un po’ per nostalgia. Ci sono i giovani dai 30 ai 40 anni, che hanno vissuto il periodo dei cd e ora vanno in cerca della musica che andava di moda tra gli anni ’90 e il 2000, in versione vinile. E poi c’è il pubblico nuovo, quello dei giovanissimi, dai 16 ai 25 anni, che ascoltano hip-hop ed elettronica, più che altro divi del momento come Louis Tomlinson degli One Direction», la Generazione Z.

I millennials hanno vissuto la fase digitalizzazione in prima persona, mentre la Generazione Z nasce completamente immersa nel digitale e in cui la dimensione visuale è molto più impattante di quella testuale. Un'idea che Carlo condivide, nell'ottica in cui i giovani, pur avendo a disposizione molte alternative in fatto di musica liquida: «Acquistano vinili, non solo per il suono, o per una passione condivisa in famiglia, ma anche perché è un bell'oggetto da mostrare agli amici ed è di moda. Quindi c’è anche un discorso estetico».

I generi musicali

  • Brescia dischi in via Pace 25/c a Brescia
    Brescia dischi in via Pace 25/c a Brescia
  • Brescia dischi in via Pace 25/c a Brescia
    Brescia dischi in via Pace 25/c a Brescia

Abbiamo parlato anche con Ruben Crotti, proprietario di Brescia Dischi (via Pace 25/c). Ruben ci racconta che la sua esperienza inizia in un periodo in cui la musica viveva una crisi, forse più di oggi. «È negli ultimi sette anni che le cose sono cambiate. L’interesse verso il vinile si è allargato a un nuovo pubblico, i giovani. Sono tornati ad ascoltare musica attraverso il vinile e alcuni, non tutti, anche a collezionarli».

Una caratteristica affascinante dei giovani verso i supporti musicali, soprattuto se si pensa che non hanno vissuto in prima persona l'era del disco, è che sono aperti a tutti i generi: novità legate al momento, hip-hop, new metal, indie. Alcuni ragazzi spaziano tanto, alcuni vanno anche sul retrò, con rock classico, progressive, disco, funk, soul, classica, a seconda degli interessi. C’è chi entra chiedendo la novità, poi si affeziona al negozio, al disco, e va a ritroso, alla ricerca, o scoperta, dei classici, che il più delle volte sottendono all’artista attuale, come genere. C’è chi arriva con un’idea precisa, o che chiede consiglio. «Ma soprattutto c’è chi mi stupisce e salta con semplicità da un genere ad un altro, per esempio passando dai Nirvana a Beethoven» dice Ruben Crotti.

Un fenomeno di tendenza

Negli anni ‘90 il vinile è quasi scomparso, in seguito alla nascita del cd. Oggi, nessun supporto musicale è una novità eppure il vinile sta tornando in voga. Il rialzo delle vendite, ne sono la prova, e secondo Ruben Crotti: «Proprio il fatto che i giovani comprino tutti i generi, ha dato una spinta all’industria discografica, che è rinata, andando in contro ad una ristampa massiccia dei successi passati, di ogni genere». Quando accadono queste cose non c'è una spiegazione: «Quando ci sono fenomeni di espansione che partono da un mondo che sembrava finito l’altro ieri, esiste sicuramente una parte che è legata ad un fenomeno di moda, di tendenza».

Ci stiamo avvicinando sempre più a un’idea di mondo musicale in cui la digitalizzazione è un dato di fatto, ma con la consapevolezza che musica liquida e supporti musicali sono due binari paralleli. Entrambi fanno sempre più parte del nostro modo di fruire la musica, in cui i supporti, seppur per un gruppo ristretto di persone, suscitano ancora interesse, anche nei giovani. Una tendenza, quella dell’acquisto da parte degli under 25, confermata anche dalla classifica Fimi-Gfk dei vinili più venduti nel primo semestre di quest'anno, che vede al primo posto il rap di Noyz Narcos con «Virus», al secondo «Harry’s house» dello storico membro degli «One Direction» Harry Styles e al terzo «Caos» del noto rapper Fabri Fibra.

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