A Brescia inaugura il Memoriale delle vittime del terrorismo
Inaugurato questa mattina il Memoriale delle vittime del terrorismo, in città. Un museo a cielo aperto costituito da 441 formelle in porfido, il cui progetto, ideato da Piergiorgio Vittorini, Roberto Rezzola e Manlio Milani, risale al 2012, con la concessione del patrocinio dell'allora presidente della repubblica, Giorgio Napolitano. Da allora 10 anni di lavoro i cui intenti sono stati condivisi da tutte le forze politiche e i rappresentanti delle istituzioni da allora si sono avvicendati.
Su ogni formella è scritto il nome e la professione della vittima oltre alla data e al luogo della morte. Elementi che sottolineano il contributo dei bresciani alla storia del Paese. Ma nel memoriale compaiono anche i nomi di vittime di tutto il mondo. Per sottolineare che terrorismo e violenza politica per essere compresi hanno bisogno di un respiro internazionale. Un QRcode permetterà a chi si accosta al memoriale di collegarsi al sito e conoscere così le storie delle vittime. «Un modo - ha detto Manlio Milani, presidente di casa della memoria, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione a palazzo Loggia - per interrogarci sui fatti accaduti, per ricordare come insieme abbiamo difeso le istituzioni e richiamare i valori costituzionali».
L’inaugurazione di oggi, alla presenza dell'ex ministro della giustizia e presidente emerito della Corte costituzionale Marta Cartabia - si inserisce in un momento particolare: siamo nell'anno di capitale della cultura anzitutto e poi in marzo e in aprile si apriranno due nuovi processi per la strage di piazza Loggia, chiamati ad approfondire ancora le responsabilità.
«Quelle 441 persone sono divenute pietre della costruzione della città - ha detto Marta Cartabia -. La Costituzione è nata dalla storia di un popolo, dalle sue ferite e dai suoi morti. In ogni suo articolo in trasparenza si legge "mai piu". Non è cancellando vergogne e dolori che si può ricostruire una nazione. La costruzione di una comunità è lavoro di ogni giorno. La memoria è in grande trasformazione, sempre all’opera capace di mutare il passato in futuro. Qui a Brescia ho trovato una memoria viva, calda, con l'anima. Solo questa memoria viva è capace di trasferire il passato alle giovani generazioni».
Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, ha annunciato che il percorso museale, che parte da piazza Loggia e arriva alle pendici del Castello, verrà consegnato per la sua manutenzione e valorizzazione alla fondazione Brescia Musei.
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