A Brescia gli studenti tornano in corteo per il Pianeta
A metà marzo Brescia è stata invasa da 15mila studenti. In quell'occasione, Giovanni Mori, ingegnere di 25 anni, riferimento bresciano del movimento studentesco internazionale, aveva dichiarato: «Non cerchiamo gloria per un giorno, ma continueremo a far parlare di noi».
Così oggi il movimento Fridays for Future, la più grande iniziativa studentesca globale in difesa dell’ambiente è tornato a manifestare. Il ritrovo è stato in piazzale Arnaldo alle 9 per quello che è il secondo sciopero globale in favore di nuove politiche ambientali a salvaguardia del pianeta.
Proprio qui si sono dati appuntamenti i circa 2.500 partecipanti. Giovanissimi, sorridenti, rumorosi, colorati e convinti. Con decine e decine di cartelli, tamburi e voce per ribadire alla città che «il clima migliora se la Terra respira». Gli studenti hanno manifestato per le vie del centro storico trovando il plauso e l'attenzione di molti dei residenti della Leonessa.
«A marzo speravamo di essere in 1500. Ci siamo trovati in 15mila ed è stato incredibile» è il commento di Mori che ha sposato la causa dopo un’esperienza di studi in Svizzera e ha seguito il programma della 16enne svedese Greta Thunberg.
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