Orticolario 2019, riuso e stagionalità sono protagoniste
Una mostra mercato che per alcuni è un appuntamento immancabile per moda, per esserci, ma che per altri è il termometro delle tendenze. E se così è l'undicesima edizione di Orticolario, lo scorso fine settimana, si è confermata l'attenzione al riuso: erano molti infatti gli stand, dei più diversi produttori, che proponevano creazioni ridando vita a un oggetto usato.
Per quanto riguarda il giardinaggio imperavano le dalie, le ortensie «a fine corsa» con i loro colori carichi e cupi, le erbacee perenni, oltre ai settembrini, le zucche e le viole di stagione. Negli anni hanno guadagnato molto spazio anche le cactacee e le succulente.
Deludeva l'installazione nel padiglione centrale che era sì d'impatto con il buio a celare la vegetazione al centro, ma forse non coinvolgente. La mostra lariana però si conferma uno degli appuntamenti per capire dove sta andando il mondo del giardinaggio.
A Villa Erba sul Lago di Como sono arrivati in 30mila, 2mila in più rispetto allo scorso anno.
Il premio «Per un Giardinaggio Evoluto 2019» è andato a Paolo Bürgi, architetto paesaggista.
Concorso internazionale «Spazi Creativi» - Ad aggiudicarsi il premio «La Foglia d’Oro del Lago di Como» è stato vinto da «Move n’ meet», progettato da Mirco Colzani.
Per me i più belli erano «Black Garden - viaggio negli inferi» di Lefty Gardens e Denori perchè stimolava i sensi: l'ambientazione dantesca con fumo e un odore acre di bruciato con la lettura dei canti dell'Alighieri.
Bellissmo anche «Bus Garden», il giardino viaggiante di ASF Autolinee, su progetto di Leonardo Magatti, che si è aggiudicato una menzione d'onore. E c'era anche Brescia. Tra i premiati, infatti, anche il vivaio Zanelli e non è la prima volta: negli ultimi 5 anni l'azienda agricola di Montichiari è stata già insignita del premio tre volte.
Il prossimo appuntamento è dal 2 al 4 ottobre 2020.
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