Violenze in famiglia: nelle caserme c'è il referente fasce deboli
Dopo il caso della donna segregata a Gambara, torna d'attualità la figura introdotta dall'Arma dei Carabinieri.
È stato infatti stabilito che ogni comando debba avere, all’interno del Nucleo Investigativo, un militare specializzato in tutela delle fasce deboli, generalmente bambini, donne e anziani.
I militari che si offrono volontari per l’incarico, normalmente hanno il grado di maresciallo, vengono formati e tenuti aggiornati con appositi corsi all’Isti, Istituto Superiore Tecniche Investigative.
Qualunque stazione o Compagnia può richiedere l’appoggio di questa figura durante gli interventi o le indagini di cui si occupa, per capire come agire al meglio. In questo modo, anche le vittime possono contare su persone preparate ad affrontare situazioni particolarmente delicate.
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