Bassa

Via ai gradoni per fare spazio al mercato

Soluzione prospettata dal sindaco Lazzaroni per non separare le bancarelle
AA

Nel corso degli anni il mercato di Montirone, «in scena» il lunedì mattina, ha cambiato location più volte: prima in via Scuole, poi in via Borgosatollo, quindi in Piazza Manzoni, infine nello spazio vicino all’oratorio Don Bosco. Motivo? Far convivere le esigenze degli ambulanti con quelle dei cittadini, ma anche con la viabilità del paese.
Un esempio: fino a qualche mese fa, il mercato si apriva in Piazza Manzoni: luogo ideale, che si trova tra la chiesa e il municipio. Così facendo, però, il paese veniva diviso in due. Infatti, chiudendo la piazza (e la strada) per far posto al mercato, gli automobilisti erano costretti a fare il giro di Montirone.

«Così - dicono il sindaco Francesco Lazzaroni e il suo vice Massimo Stanga - abbiamo pensato a uno spazio alternativo: da qualche mese a questa parte, il mercato è stato spostato nella piazzetta che si trova nell’area dell’oratorio». Questo anche per permettere alcuni lavori di «restyling» proprio nella zona solitamente occupata dal mercato.

Tutto è bene quel che finisce bene? «Sì e no - ammettono sindaco e vicesindaco -. Il nuovo spazio ha risolto il problema della viabilità, ma ne ha creato un altro. Infatti, la piazzetta dell’oratorio non è abbastanza grande per accogliere tutte le bancarelle, alcune della quali hanno trovato posto in via Vittorio Veneto, che il lunedì rimane chiusa al traffico».

Domanda: c’è una soluzione definitiva, che possa risolvere i problemi, senza crearne di nuovi? «Sì - assicurano Lazzaroni e Stanga - ovvero abbattere i gradoni in cemento che si trovano a nord e est dello spazio attualmente occupato dal mercato. Così facendo, recupereremo una quantità di area sufficiente per accogliere anche le bancarelle di via Veneto».
Di più: «Abbattendo i gradoni che si trovano ad est, si creerebbe un passaggio, da poter utilizzare anche quando non c’è il mercato, grazie al quale il quartiere che si trova dietro l’oratorio sarebbe collegato direttamente con il centro del paese». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia