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Vestiti da sposa delle nonne: dalla naftalina alla passerella

Una serata dove il passato ha incontrato il presente, tra tradizioni, allegria ed un pizzico di sana nostalgia.
Le giovani con gli abiti di mamme e nonne
Le giovani con gli abiti di mamme e nonne
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Una serata dove il passato ha incontrato il presente, tra tradizioni, allegria ed un pizzico di sana nostalgia. È questo il ritratto del maxi evento partecipato da oltre 800 cittadini sabato all’oratorio di Pontoglio. 

«Le spose nel tempo 2.0», questo il titolo della manifestazione, ha visto sfilare nel salone del centro parrocchiale decine di ragazze del paese che hanno indossato per l’occasione gli abiti con cui avevano fatto ingresso in chiesa il giorno del loro matrimonio le proprie mamme, nonne e zie. Tra pizzi, strascichi, abiti vistosi o più semplici, sono stati impegnati circa 150 volontari che hanno fatto sì che tutto si svolgesse nel migliore dei modi, compresa una suggestiva pedana rotante chiamata «giostra» e realizzata durante questi ultimi 3 mesi di impegno e lavoro manuale.

L’abito più vecchio e quello più giovane erano separati da ben 62 anni. Il primo era addirittura del 1954, l’ultimo del 2016. Tra questi ce n’erano moltissimi, circa 120, sapientemente utilizzati dai giovani organizzatori per raccontare a modo loro l’evoluzione della comunicazione di coppia tra l’epoca dei nonni e quella odierna: una sorta di percorso antropologico condito da apparizioni di illusionisti, musicisti e ballerini che hanno posto la ciliegina su una torta davvero invitante. 

Per le giovani coinvolte è stato un momento indimenticabile, camminare sulla passerella vestendo un simbolo dell’amore che ha legato i propri genitori o i propri nonni; un’emozione indescrivibile per i parenti che hanno rivissuto attimi distanti 20, 30 o addirittura 60 anni. A presentare la serata cinque giovanissimi conduttori, altri volontari di un’organizzazione che non ha avuto intoppi. A seguire la sfilata, dato che il Palabosco non poteva contenere tutto il pubblico, ci sono stati anche diversi spettatori accomodati nel cinema parrocchiale che hanno assistito alla diretta in tempo reale sul grande schermo. 

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