Verolavecchia, rave party abusivo in riva all'Oglio: sgomberati
Sono stati più di 200 i ragazzi, arrivati da tutto il Nord Italia, che nella notte tra sabato e domenica si sono dati appuntamento nei campi di Monticelli d’Oglio, frazione di Verolavecchia, per dr vita ad un rave party che sarebbe dovuto durare un paio di giorni. A rovinare i loro piani, però, sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Verolanuova, che ieri mattina, avvisati da alcuni residenti, sono intervenuti e hanno iniziato a sgomberare l’area.
Un intervento tanto più significativo alla luce dei recenti episodi di cronaca di Viterbo: il caso del maxi rave di Mezzano, del resto, aveva avuto come tentativo precedente andato in fumo proprio un altro rave nel Bresciano, tra Botticino e Serle, andato in fumo sempre per il tempestivo intervento delle forze dell'ordine.
Le operazioni, iniziate la mattina presto, sono terminate intorno alle 13.30 e hanno visto l’impiego di una cinquantina di uomini tra carabinieri e poliziotti: in supporto ai militari di Verolanuova sono infatti intervenuti anche agenti della Questura. Sul posto si è recata anche la sindaca di Verolavecchia Laura Alghisi: «Appena appresa la notizia - racconta - ero molto preoccupata. Ma una volta arrivata, potendo constatare quello che stava succedendo mi sono tranquillizzata. Ho visto che l’operazione di sgombero stava procedendo in modo agevole grazie al tempestivo intervento e alla professionalità delle forze dell’ordine che mi hanno confermato che nessuno si era fatto male: quella è una zona molto pericolosa perché poco distante c’è il fiume Oglio».
Carabinieri e poliziotti hanno delimitato il perimetro dove si stava svolgendo la manifestazione illegale e, una volta definita l’area, hanno chiuso tutte le possibili vie di fuga. Le forze dell’ordine hanno fermato e perquisito camper, auto e furgoni e identificato ogni singolo partecipante. Infine hanno sequestrato tutti i mezzi utilizzati per trasportare gli impianti per la diffusione della musica, ma anche piatti, amplificatori, casse e gruppi elettrogeni.
Non sono mancate poi sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle normative anti Covid e una denuncia per invasione di terreni. «Nel nostro Comune - continua la sindaca - è la prima volta che assistiamo a un rave party di queste dimensioni, non era mai accaduto. Sentendo però i residenti, un mesetto fa, sempre in questo campo, erano arrivate una quarantina di persone con camper e attrezzature varie, forse hanno fatto un sopralluogo, magari stavano facendo delle prove e testando la zona in vista dell’organizzazione definitiva. «Queste feste - conclude la Alghisi - sono da stigmatizzare. Fortunatamente da noi non è successo nulla di grave, a differenza della tragedia avvenuta a Viterbo, e non è servito nemmeno l’intervento dei sanitari, ma questi rave party sono estremamente pericolosi anche per l’uso di alcol e di sostanze stupefacenti. Inoltre, in questo periodo di pandemia, queste feste sono ancora più allarmanti per una questione legata alla salute pubblica».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato