Vendita dell'area al Brescia, il sindaco: «Offerta troppo bassa»
Un proposta irricevibile perché economicamente troppo bassa. La vicenda dell’area in via Donatori di Sangue a Torbole Casaglia approda in commissione urbanistica: lunedì si discuterà infatti della manifestazione di interesse presentata dal Brescia Calcio per la costruzione di un centro sportivo.
Una prima cifra di 800mila euro era stata infatti proposta a fine ottobre per l’acquisto dell’area, di poco più di 80mila metri quadrati, proposta che l’Amministrazione comunale guidata da Roberta Sisti ritiene insufficiente.
La proposta. «Nelle ultime settimane non ci sono stati altri contatti che abbiamo modificato l’offerta iniziale - ha spiegato Sisti - siamo ora in attesa di una valutazione del valore dell’area, che dovrebbe giungere nei prossimi giorni. Non appena ci sarà un’idea più precisa, potremo pensare a come procedere». Una cosa è però certa: l’Amministrazione Sisti non ritiene l’area di interesse strategico, l’idea è quella di fare un bando pubblico per la vendita a un privato: «Le nostre priorità per il paese sono altre: è scritto chiaro nel nostro programma l’intenzione di riqualificare la Polisportiva e la costruzione di un nuovo Palazzetto. Pensiamo siano queste le necessità».
Proprio in questi giorni è sorto in paese un comitato, promosso, tra gli altri da Dario Giannini e da Gianfranco Boldini, entrambi ex sindaci che hanno seguito nei decenni scorsi l’acquisizione dell’area, per dire no alla vendita. Più di cento firme sono state raccolte, l’obiettivo del comitato è quello di impedire la cessione a qualsiasi privato. «Riteniamo sia un bene della comunità - è stato infatti spiegato durante l’assemblea di presentazione del gruppo - che non possa essere in alcun modo venduto».
Decisione. Pronta la replica del sindaco alle contestazioni: «Non si venga a dire che abbiamo intenzione di svendere un polmone verde, perché l’area sarebbe stata comunque pesantemente modificata per ospitare quel nuovo centro sportivo e un centro civico che è stato più volte solo annunciato dai vecchi amministratori: migliaia di euro dei cittadini spesi solo per i progetti. Oggi sul tavolo potrebbe esserci un’offerta qualificante, ora seguiremo l’iter appropriato per far sì che si ottenga il giusto e il meglio per il nostro paese. Siamo disponibili ad accettare critiche qualificanti e il dialogo, purché costruttivo». In paese cominciano quindi a delinearsi due schieramenti abbastanza precisi, tra chi sarebbe favorevole a un’eventuale cessione e chi invece vi si oppone. Le polemiche non sono certo destinate a spegnersi.
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