Bassa

Vandali imbrattano i muri della canonica di Dello: terzo episodio in due settimane

Il dispiacere del parroco: «Servono modi per far crescere meglio questa gioventù disorientata»
La canonica di Dello imbrattata dai vandali - © www.giornaledibrescia.it
La canonica di Dello imbrattata dai vandali - © www.giornaledibrescia.it
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I muri della canonica di Dello ancora una volta nel mirino dei vandali: quello avvenuto domenica sera è il terzo episodio contro la casa del parroco messo a segno da ignoti in meno di due settimane.

Una situazione che proprio don Valerio Mazzotti ha voluto denunciare, anche attraverso i social, per poter lanciare un appello. «Cari ragazzi - queste le parole del parroco - che siate di Dello, Mairano, Barbariga, Offlaga o da ovunque vi raduniate qui nei pressi della canonica, mi chiedo cosa vi spinga a imbrattare, già più volte, questi muri? Se è la noia ci sono passatempi molto più costruttivi! Non riesco a immaginare nessun motivo valido per cui lo facciate».

L’episodio

Nei fatti, domenica sera, un gruppetto di ignoti, ha raccolto i fichi della pianta che si trova di fronte alla muraglia della canonica e si è divertito a lanciarli contro la parete esterna della struttura. «Altre volte in passato - continua il parroco - la canonica era stata bersaglio di vandali, ma non in maniera così plateale. Mi chiedo se i genitori siano al corrente delle bestemmie e del linguaggio scurrile di questi ragazzi».

E alla fine l’appello: «Ci accontentiamo - conclude - che questi giovani siano fuori in compagnia qualche ora a far niente o far danni? Cosa possiamo fare per migliorare la situazione e vivere in una serena convivenza, cosa ad oggi un po’ complicata? All’Assunta affidiamo questa gioventù disorienta e tutti noi affinché si trovino modi per far crescere meglio i nostri figli e migliorare la nostra società».

Il Comune

A stigmatizzare gli episodi anche il sindaco di Dello Riccardo Canini. «Don Valerio ha espresso molto bene un disappunto verso il comportamento di molti giovani e genitori, ormai purtroppo consono in diverse modalità e forme, in tutte le comunità - sottolinea il primo cittadino -. In un mondo che va a 1Giga al secondo, non possiamo pensare di trascurare un’educazione che sia al passo con i tempi. Io resto comunque fiducioso perché conosco i giovani. Frequento la mia comunità tutti i giorni e sono convinto che le opportunità per ritornare alla serenità ci sono».

Per il sindaco ci vuole un cambio di passo e molto impegno.  «Come Amministrazione comunale - continua - abbiamo riaperto dopo dieci anni il Centro di Aggregazione Giovanile. Un punto di riferimento per far crescere i ragazzi insieme e comprendere nel minor tempo possibile le loro esigenze. Stiamo provando a offrire cultura e opportunità nuove, con enormi sacrifici in termini di ore lavorative e investimenti: circa 200mila euro negli ultimi due anni, cifre mai viste nei nostri bilanci.

Gli oratori, dopo il Covid, sono stati riaperti, grazie a don Valerio e al lavoro di tanti genitori e volontari che portano avanti nuovi progetti e stanno funzionando bene. Dipende tutto, e come sempre, da noi. Se vogliamo davvero la felicità dei nostri figli non possiamo offrire loro ciò che vogliono, ma ciò che è giusto. Una piccola differenza che impone grande lavoro a casa, fatto anche di divieti e punizioni quanto basta. In fondo il mondo evolve ma ognuno di noi, nel taschino della coscienza, sa ciò che è giusto e ciò che non lo è».

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