Una crepa ha interrotto la melodia delle campane di Visano

Il paese da qualche settimana è in silenzio: le campane della chiesa parrocchiale di Visano dedicata ai Ss. Pietto e Paolo sono ferme. Si sente giusto il rintocco delle ore, dato dai colpi del martelletto esterno. Niente melodie, niente suoni.

«Una campana si è rotta e, precauzionalmente, abbiamo bloccato anche le altre: il fatto è che, con il battaglio fuori posto, se le utilizzassimo rischieremmo di causare delle lesioni anche alle altre» spiega l’amministratore parrocchiale, don Ciro Panigara.

Portato a compimento nei mesi scorsi il restauro conservativo della pala di S. Pietro apostolo, la parrocchia di Visano necessita dunque di un ulteriore intervento per poter ridare voce alle «melodie» scandite dalle campane. «Sono ben consapevole che nel recente passato i residenti di Visano abbiano già dovuto pagare in più occasioni per lavori di manutenzione relativi anche alla parrocchia, quindi lungi da me insistere nel chiedere dei contributi - prosegue il sacerdote -. Ad ogni modo, ho pensato fosse giusto e doveroso comunicare loro il problema: così, diffondendo la notizia, auspico che si aprano spiragli per attivare delle sinergie virtuose, che permettano di coprire le spese previste per i lavori di riparazione (il conto dovrebbe ammontare a 16mila euro, ndr)».

Intanto un progetto di massima già c’è: si prevede di togliere dalla propria sede la campana maggiormente danneggiata per portarla in una fonderia: qui la calotta, che presenta delle crepe, verrà sistemata e la relativa maniglia («divorata» dalla ruggine) del batacchio in ferro battuto sarà sostituita da una in acciaio inossidabile. Ma c’è di più: si procederà, inoltre, alla forgiatura di nuovi battagli per sostituire quelli usurati delle altre quattro «sorelle» chesono state bloccate in attesa che la campana rotta venga ripristinata.

Così la chiesa potrà tornare - si spera nel più breve tempo possibile - a diffondere quel suono che scandisce, come da tradizione, i momenti più importanti della comunità.