Un torneo di calcio per combattere il disagio giovanile e l’abuso di alcol
L’ultima adesione è arrivata ieri mattina. «Mi ha scritto un ragazzo che a giugno farà la maturità e mi ha detto che ci sarà con la sua squadra» racconta Alessandro Zani. Genitore travolto e stravolto da una tragedia dalla quale è impossibile riprendersi, ma davanti alla quale sta provando a reagire: la morte della figlia Irene, deceduta a 17 anni nello schianto avvenuto la notte tra il 3 e il 4 settembre di un anno fa, sull’auto guidata dal fidanzato della giovane che si era messo al volante ubriaco.
«Mi rivolgo a tutte le realtà che si occupano dell’educazione dei giovani: facciamo rete per dare sostegno ai nostri figli» disse questo padre il giorno dopo la morte della figlia.
Il torneo
E oggi, a distanza di sette mesi, il primo impegno è l’organizzazione di un torneo di calcio. A Leno, paese di Irene, sul campo dell’oratorio dal 29 maggio al 16 giugno.
«Da mesi l’Oratorio ha riscontrato un problema diffuso nel territorio lenese legato al disagio giovanile. Le testimonianze di genitori e ragazzi riportano frequenti episodi di bullismo, minacce, estorsioni e percosse da parte di giovani in età compresa tra i 14 e i 20 anni; frequenti sono le storie postate sui social che descrivono gare di ubriacatura e di guida spericolata, per non parlare dell’uso di sostanze stupefacenti, che in paese sembrano sempre più facili da reperire» raccontano gli organizzatori tra cui figura anche il parroco di Leno. Da questa emergenza è nata l’idea del torneo di calcio. Lo hanno chiamato «Sognare con i piedi».
«Si è deciso che il premio finale non contempli alcuna somma in denaro come accade nella quasi totalità dei classici tornei di calcio del territorio. I membri delle prime due squadre classificate parteciperanno di diritto, come ambasciatori, ad una campagna testimonial che verrà sussidiata dall’Oratorio e diffusa sul territorio comunale e dai canali social, al fine di promuovere uno stile di intrattenimento e socializzazione positivi».
Messaggi sulle maglie
I ragazzi - le squadre saranno composte da giovani tra i 17 e i 21 anni - scenderanno in campo con maglie senza logo e sponsor. Ricorderanno alcune divise storiche - come quella del Sud Africa di Mandela, l’Olanda di Cruijff o la Sampdoria di Vialli e il Brasile di Pelè - e saranno visibili frasi motivazionali. Come: «il tuo potere più grande è la libertà di scelta», oppure: «in un mondo in cui puoi essere qualsiasi cosa sii gentile» e ancora: «sono il padrone del mio destino il capitano della mia anima».
Per realizzare il torneo di calcio, gli organizzatori hanno calcolato un impegno di 6.350 euro e attraverso il portale «ideaginger» è stata avviata una raccolta fondi che ha già coperto oltre il 70% delle spese.
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