Uccisa davanti ai figli: «Susy colpita dal marito 14 volte»
«La vittima è morta a causa di uno choc emorragico da lesioni da punta e taglio in più parti del corpo con un coltello da cucina con una lama da 18 centimetri. Complessivamente la vittima è stata colpita 14 volte, compresi i tagli alle mani che la donna ha riportato nel tentativo di difendersi». Lo ha detto il medico legale Nicoletta Cerri, testimone nel processo a carico di Gianluca Lupi, il quarantunenne che a maggio dello scorso anno a Milzano aveva ucciso a coltellate la moglie di 39 anni Zsuzsanna Mailat, Susy per tutti.
Il delitto era avvenuto alla presenza in casa dei tre figli minorenni della coppia di cui, il più piccolo, disabile.
Il processo è iniziato davanti alla Corte d’Assise presieduta da Roberto Spanó e composta da tutti giudici popolari donna.
Per il medico legale «Potenzialmente tutti i colpi erano mortali perché ledono organi vitali. Le lesioni addominali - ha aggiunto la dottoressa Cerri - sono state inferte in un secondo tempo rispetto al collo e alla carotide. Un colpo è stato inferto addirittura quando l’attività cardiocircolatoria era praticamente ferma».
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