Troppi liquami nei campi a Ravere: «Arpa non ha fatto carotaggi»
«Arpa non ha mai effettuato campionamenti a Carpenedolo per miasmi legati a spandimenti in agricoltura. Nei nostri uffici non è mai pervenuta una segnalazione di questo tipo né da parte dei cittadini né del Comune». Senza mettere in dubbio il disagio dei residenti della località Ravere di Carpenedolo, riportato ieri sulle pagine del nostro quotidiano, «esasperati per gli olezzi generati dagli eccessivi spandimenti nei campi agricoli», il Dipartimento di Brescia dell’Agenzia per la protezione ambientale in una nota ha voluto chiarire quanto asserito da un cittadino, secondo cui in passato Arpa avrebbe «dopo le nostre segnalazioni eseguito dei carotaggi in zona».
Un’affermazione che non corrisponde al vero, secondo l’ufficio stampa dell’Agenzia, e che nasce da un malinteso. Nell’agosto del 2019, spiegano da Arpa, a Carpenedolo c’è stato un intervento dei carabinieri a seguito di una segnalazione per molesta olfattiva. I militari, durante il loro intervento, hanno assunto informazioni secondo cui Arpa avesse effettuato dei campionamenti e chiesto a quest’ultima i risultati delle analisi. Il 7 ottobre dello stesso anno, con una Pec firmata dall’allora responsabile di settore Alessandra Ferrari, inviata anche al sindaco, si chiariva che «agli atti di questa Agenzia non risulta siano stati effettuati prelievi».
Nella Pec si ipotizza che ad intervenire possa essere stato «personale del Comune di Carpenedolo al quale è indirizzata la mail del dottor Sergio Perini allegata alla comunicazione dei Carabinieri». Nel merito, Arpa chiarisce inoltre che non si effettuano «carotaggi» in questi casi, visto che al più andrebbe analizzato il terreno di superficie per verificare cosa viene spanso. «Ad oggi non risultano segnalazioni di molestie olfattive da Carpenedolo - concludono dall’Ufficio stampa di Arpa -. Qualora ci fossero evidenze di questo tipo invitiamo i cittadini a prendere contatto con i nostri uffici».
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