Troppi atti vandalici: smantellata la nascente foresta urbana di Novagli
I «ripetuti atti vandalici» hanno sottratto alla frazione Novagli di Montichiari quella «foresta» urbana nascente che gli studenti della scuola locale si erano conquistati nell’ambito del progetto di Coldiretti: le cento piantine messe a dimora nel parco di via Erculiani a fine 2021 sono state rimosse venerdì, dopo essere state oggetto, più volte, di episodi vandalici.
Il progetto
A farlo sapere congiuntamente sono Coldiretti Brescia, il Comune di Montichiari e il partner progettuale ReteClima, comunicando, purtroppo, il «fallimento» dell’intervento di forestazione: «La causa sono i ripetuti atti vandalici - informano, appunto -. Le piante forestali erano state omaggiate da Coldiretti Brescia agli alunni della classe Quarta A di Novagli per aver vinto un concorso legato al progetto scuola dell’anno scolastico 2019-2020».
Il nostro giornale aveva raccontato la mattinata della messa a dimora: erano stati gli alunni stessi, assieme agli esperti di Rete Clima, che avevano contribuito a piantare alcuni dei cento alberelli, ricevendo informazioni sull’importanza delle piante e degli arbusti anche in contesti urbani.
Senza scrupoli
Peccato però che, poi, da quanto riportato, c’è stato chi non ha rispettato quel dono, meritato dai bambini e di cui avrebbe usufruito, come potenziale polmone verde, tutto il territorio. Ci risulta che, nei mesi scorsi, sia stato fatto un tentativo per preservare la futura «foresta» urbana, spostando leggermente alcune di quelle cento piantine. Ma, a quanto pare, nulla da fare. L’iniziativa, come ai tempi aveva spiegato Coldiretti Brescia, rientrava nel più ampio progetto «Forestazione bresciana», che prevede la piantumazione e relativa manutenzione di cento alberi da foresta in spazi comunali, a cura di Rete Clima e in collaborazione con Coldiretti nell’ambito del suo progetto scolastico.
Il coinvolgimento diretto dei giovanissimi è tassello importante dell’iniziativa, la quale mira anche alla sensibilizzazione verso il tema ambientale, sperando che ciò faccia la differenza sul futuro di tutti noi.
Amarezza
Resta quindi la grande amarezza per quanto accaduto, ma non manca la promessa di Coldiretti Brescia rivolta agli studenti che quel prezioso dono se l’erano guadagnato: «A settembre, in accordo con la scuola e l’Amministrazione comunale, Coldiretti Brescia troverà una soluzione per restituire ai ragazzi il meritato premio», recita una nota.
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