Tra le slot al bar c’era l’ufficio dello spacciatore
Si guadagnava da vivere spacciando cocaina in un bar e il suo «reddito», provento dell’attività di spaccio, ammontava annualmente a circa 20mila euro: in manette è finito un magrebino classe 1964, da anni residente a Leno.
A mandare a monte il suo commercio illecito è stata l’indagine condotta dai carabinieri del paese guidati dal comandante Francesco Laurino.
Seguendo i movimenti del 52enne i militari hanno ipotizzato che il magrebino stesse pensando di sviluppare la propria rete di spaccio in altri locali della Bassa. Il pusher ultimamente, aveva comunque stabilito la propria attività di spaccio in un bar di Pavone Mella. Aveva trasformato lo spazio riservato alle slot machine in una sorta di ufficio: passava il suo tempo seduto alle macchinette e, tra una giocata e l’altra, riceveva i suoi clienti.
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