Torna la rievocazione della battaglia di Maclodio: «Atmosfera antica e magica»
La rievocazione della storica battaglia di Maclodio del 1427 sta per tornare con largo anticipo. «Quella di quest’anno - spiega l’assessore Vanessa Frosio - non è la rievocazione classica che avviene ogni cinque anni e dunque sarà ridotta. A promuoverla è stato il Comune, mentre la Pro loco l’ha organizzata. Crediamo infatti sia importante ricordare la battaglia ogni anno, a ottobre, che è il mese dell’anniversario, con manifestazioni per tornare indietro nel tempo». Sabato prossimo, 14 ottobre, e domenica 15 nel paese sarà allestito un vero e proprio villaggio medievale che permetterà a tutti di trovarsi immersi in un’atmosfera antica e magica. Dopo l’arrivo del Conte di Carmagnola, la sera del 14 si terrà lo spettacolo, ideato appositamente per l’occasione, «I viaggiastorie» a cura dell'associazione «Caraval».
Un ricco programma
Il programma di domenica è ancora più fitto: alle 10, al campo dell’oratorio, sarà celebrata la messa e alle 12.30 è previsto il pranzo medievale. «Abbiamo pensato a un pranzo con pietanze legate al territorio e alla storia medievale - racconta sempre l’assessore Frosio -. Ci saranno trippa, casoncelli, maltagliati, porchetta, cosce di pollo, fagioli e cipolle, bruschette ma anche pane e salamina. La particolarità è che tutto sarà allestito per emulare l’ambientazione di una taverna: tovaglie di iuta, coppe, piatti e bicchieri in terracotta». Nel pomeriggio seguiranno balli e musiche medievali, il palio delle contrade con la partecipazione dei bambini e dei ragazzi delle scuole e un’esibizione di arcieria.
«I bambini delle elementari - conclude l’assessore - saranno divisi in quattro gruppi e dovranno sfidarsi con i giochi di una volta. Questo progetto è stato realizzato con la scuola: durante le ore di storia gli studenti hanno approfondito il tema e creato gli stendardi delle quattro contrade. Ognuno ha decorato anche la maglietta che metterà per l’occasione con i colori e il simbolo della squadra per cui gareggerà».
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