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Tommaso, nella missione in Etiopia per creare sandali ortopedici

Tommaso Mombelli, 34 anni, avvierà un laboratorio all’interno dell’ospedale di Adwa con l’aiuto della Molinari Srl
Protagonisti. Mombelli, al centro, con Ivana Molinari e Luigi Tassi
Protagonisti. Mombelli, al centro, con Ivana Molinari e Luigi Tassi
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Realizzare con le proprie mani un sandalo che permetta a chi ha problemi ortopedici di camminare. È quello che Tommaso Mombelli di Verolanuova cercherà di realizzare appena tornerà nella missione salesiana di Kidane Mehret, ad Adwa, in Etiopia settentrionale, dove lavora e nella quale dal 1987 è attiva la comunità di suore di Maria Ausiliatrice, tra le quali suor Laura Girotto.

Durante le vacanze in Italia, il verolese Mombelli, 34 anni, ha passato una settima nel calzaturificio Molinari a Castell’Arquato, in provincia di Piacenza, per apprendere i rudimenti necessari alla realizzazione di plantari e scarpe ortopediche. «Assieme alla Missione - racconta Tommaso - avevamo contattato diverse aziende italiane, chiedendo chi fosse disposto ad aiutarci. La ditta Molinari ha risposto in modo immediato. Da loro ho imparato le cose basilari per modellare una calzatura. Quando sarò ad Adwa, in Etiopia, prenderò un calco del piede e, in base alla forma, sarà possibile fare un sandalo personalizzato per ogni paziente che ha difficoltà motorie. Sembra una cosa banale, ma in Africa sono tante le persone che non possono camminare. Molti non hanno le scarpe, è vero, ma molti altri invece non camminano perché non hanno le calzature adatte alle loro problematiche ortopediche. Ringrazio Ivana Molinari per la possibilità concessami - conclude Tommaso - e per tutto il materiale che ci ha donato per la realizzazione dei sandali».

 

 

Con questo bagaglio di conoscenze, il bresciano è pronto a tornare nella regione del Tigrè, per dare il via ad un laboratorio ortopedico che sarà realizzato all’interno dell’ospedale della missione, dove si stanno compiendo i lavori di allestimento dei reparti medici. La missione, oltre alle scuole, ha in atto un progetto di assistenza sociale alle famiglie riguardante circa 6mila persone (per saperne di più: www.amicidiadwa.org).

Il laboratorio partirà a gennaio 2018 con l’apertura effettiva dell’ospedale e Tommaso sceglierà anche un collaboratore locale da formare. «Per rendere ancora più completo il progetto - spiega il 34enne - sarebbe meraviglioso se qualche calzaturificio bresciano ci aiutasse con alcuni macchinari, tipo una smerigliatrice, una pressa a vuoto per suole e una macchina per cucire la pelle, tutte necessarie alla lavorazione». Il motivo? Il sogno della missione di suor Laura e di Tommaso, sarebbe quello di produrre sandali e, con il passare del tempo, anche ciabatte e scarpe su misura per tutti coloro che sono affetti da problemi deambulatori e difficoltà a camminare.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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