Bassa

Toc toc, arriva in tutte le case la mimosa della solidarietà

La distribuisce, da 40 anni, un gruppo di volontari Il ricavato va in beneficenza
Simbolo. In distribuzione 20 scatole di mimose da tre chili ciascuna
Simbolo. In distribuzione 20 scatole di mimose da tre chili ciascuna
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È l’ora. Nelle case di Gambara sta per arrivare la mimosa della solidarietà e la comunità, come ogni anno, la sta aspettando. Fino a questo martedì (maltempo permettendo), una ventina di volontari percorreranno le vie del paese e distribuiranno porta a porta (cascine comprese) i fiori simbolo della festa della donna. I gambaresi, in cambio, consegneranno loro quell’aiuto che generosamente offrono… da oltre quarant’anni.

 Quanto donato sarà devoluto in beneficenza a vantaggio delle tre destinazioni individuate per l’edizione 2018: sosterrà le donne di Korogocho, «slum» della periferia di Nairobi; permetterà l’acquisto di un defibrillatore per «Collaboriamo», cooperativa lenese impegnata nel sostegno delle persone con fragilità e contribuirà ad aiutare le famiglie di Gambara in difficoltà, attraverso la Caritas parrocchiale. L’iniziativa ha radici profonde: l’idea germoglia decenni fa dall’Udi (Unione donne italiane), in tempi in cui i venti della lotta femminile per l’agognata parità soffiavano forti.

Col trascorrere degli anni è un po’ cambiata, diventando quello che è oggi: l’iniziativa di tutti e per tutti, uniti allo scopo di fare del bene e di sensibilizzare sui diritti delle donne, sul loro ruolo fondamentale nella società, opponendosi alla violenza, in varie forme, di cui sono vittime. «Non è vero che nel mondo tutto va male.

La persone buone ci sono eccome! E Gambara lo dimostra, con il suo spirito di solidarietà e la sua vocazione alla beneficenza, provati in più occasioni, non solo in questa», commenta Anacleto Boglioli, uno dei gambaresi, provenienti da più realtà di volontariato, che da decenni si occupa della distribuzione delle mimose. Anni fa si recavano a raccoglierle nei pressi di Ventimiglia. Oggi, invece, i fiori giungono nella Bassa già colti sono in arrivo ben venti scatole da tre kg l’una), trasportati gratuitamente da una ditta locale: insomma, una catena di solidarietà in cui ogni anello è essenziale.

Successo. L’adesione della comunità è sempre commovente: «Chiunque collabori, come volontario o donatore, è l’anima dell’iniziativa- continua Anacleto-. Vengono sempre comunicati i risultati raggiunti per trasparenza e perché il merito è di tutti. Generalmente si raccolgono tra i 3.000 e i 4.000 euro e la loro destinazione varia in base alle esigenze del momento; in passato, ad esempio, il paese ha sostenuto anche l’Auser, la casa di riposo e l’Anc 118. La scelta di aiutare è libera e ciascuno lo può fare secondo le proprie volontà e possibilità». Toc Toc, è la mimosa della solidarietà.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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