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Targhe d'auto nel campo: nei guai un 60enne

Da un atto di bracconaggio scatta l'indagine che mira a dimostrare l’esistenza di un’organizzazione dedita al riciclaggio
Targhe di auto trovate in un campo: guai per un 60enne
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Da un atto di bracconaggio a Verolanuova parte un’indagine che mira a dimostrare l’esistenza di un’organizzazione dedita al riciclaggio, con giri d’affari milionari.

Sono gli sviluppi di un’indagine condotta dalla Polizia Provinciale che vede il coinvolgimento della Guardia di Finanza.
La vicenda inizia quando alcuni spari mettono in allarme dei cittadini che chiamano il 113, certi che si tratti dell’azione di un bracconiere. Per competenza intervengono gli agenti del comando provinciale di via Romiglia.

La Polizia Provinciale contesta così ad un sessantenne il bracconaggio e procede, prima di sequestrare il fucile, a perquisire un capanno in cui l’uomo dichiara di tenere gli attrezzi.
Nel capanno però trovano in una scatola una cinquantina di targhe (anteriori e posteriori) di automobili, con le carte di circolazione e i certificati di proprietà.

L’uomo non chiarisce al momento il perché delle targhe conservate, se non come quanto restasse di una sua attività di demolizione ormai cessata. Nel passaggio di competenza dagli agenti di polizia venatoria alle aliquote appartenenti alla Stradale - ora in forza alla Provinciale - emerge come quelle targhe si riferiscono ad altrettanti veicoli che risultano ad oggi circolanti e mai oggetto di contestazioni per sanzioni o bolli non pagati.

Ad un’ulteriore perquisizione sono emersi nuovi documenti: estratti conti, fatture e bonifici passati attraverso Banco Posta di cifre trasferite in contanti da continui prelievi. E qui l’elemento che diventa competenza della Guardia di Finanza: il titolare dell’allora attività di demolizione risulta destinatario di decine di bonifici da centinaia di migliaia di euro al mese, tutti provenienti dalla medesima società che acquista rottame.
Dai controlli è risultato che sono stati incassati 1,3 milioni in un mese e riscossi in contanti in vari prelievi.
E come potevano gestire così agevolmente gli uffici postali tali erogazioni in contanti? Perché le targhe senza demolizioni alla Motorizzazione? Domande a cui ora troveranno risposte le Fiamme Gialle.

 

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