Bassa

Tangenzialina, la bretella è sulla strada giusta

Presto un sopralluogo, poi la progettazione definitiva: il Comune sogna il casello automatico sull'A21
La bretella decongestionerà il traffico cittadino © www.giornaledibrescia.it
La bretella decongestionerà il traffico cittadino © www.giornaledibrescia.it
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Tangenzialina di Adro: l’ultimo atto passa da Roma. Sarà la Corte costituzionale, su richiesta del Tar, a doversi esprimere in merito alla presunta incostituzionalità della legge regionale 12/2015, che disciplina il governo del territorio.

La norma riguarda anche il progetto dell’Amministrazione comunale del borgo franciacortino, che da anni intende realizzare un nuovo collegamento stradale tra la frazione Torbiato e Nigoline di Corte Franca, bypassando il centro storico e lambendo il santuario della Madonna della Neve.

Contro la nuova bretella di collegamento pende il ricorso presentato da Terra Moretti spa e società agricola Bellavista (una delle cantine che fa parte della galassia Moretti), proprietaria di circa 1.700 metri quadrati di vigneti che il Comune ha deciso di espropriare. Il Tar ha ritenuto di chiedere alla Consulta un parere di costituzionalità sull’articolo 9 della legge del Pirellone.

Obiettivo: capire se questa sia o meno in contrasto con la Costituzione, in particolare gli articoli 42 (che tutela la proprietà privata) e 117 (che regola le materie di competenza delle Regioni). Per Terra Moretti il vincolo di esproprio, fissato nel Pgt comunale del 2012, sarebbe decaduto nel 2017. Prima, cioè, della dichiarazione di pubblica utilità (con successivo esproprio) dei terreni, disposta dal Comune nel febbraio 2018, in base proprio alla normativa regionale.

Per capire quindi se l’ultimo tratto dei lavori, quelli relativi ai vigneti, andrà in porto si dovrà attendere la decisione degli ermellini. Fuori dalla partita legale sono i frati Carmelitani Scalzi, che dal 1912 gestiscono il santuario, di proprietà della Parrocchia di Adro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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