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Tangenzialina di Bagnolo Mella: nel 2021 via le auto dal centro

Approvato il progetto della variante, in arrivo una rotonda in via Urne: opera da oltre 2 milioni
Via Gramsci. La tangenzialina punta a liberare il centro dalle auto - © www.giornaledibrescia.it
Via Gramsci. La tangenzialina punta a liberare il centro dalle auto - © www.giornaledibrescia.it
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Un intervento atteso da tempo per il quale è stato finalmente posto un punto fermo. Il Comune di Bagnolo e la Provincia hanno infatti concordato con Centropadane in maniera definitiva il progetto della bretella che collegherà la SP VII, in direzione Leno, e la ex 45 bis, in direzione Manerbio. Il progetto è stato elaborato dalla Centropadane: ultimo passo di un iter burocratico complesso prima di giungere al piano esecutivo e alla pubblicazione del bando che assegnerà lavori.

L’attesa. I tempi tecnici non sono certamente brevi, ma il percorso sembra essere giunto alla dirittura d’arrivo. In effetti della bretella destinata a liberare parte del territorio di Bagnolo dal traffico pesante si parla da vari decenni, e il sindaco Cristina Almici a partire dal suo primo mandato, nel 2011, ha fatto diventare quel progetto un punto d’arrivo dei programmi amministrativi. Il progetto dell’opera ha attraversato momenti altalenanti fino al 2017, quando è stata finalmente inserita tra quelle previste nel Patto per la Lombardia e, l’anno seguente, è diventata oggetto dell’accordo di programma tra l’Amministrazione e la Provincia che avrebbe portato a buon fine il percorso, gestendo il milione e 500mila euro di contributo regionale. Dal 2018, molteplici sono stati incontri e conferenze di servizio tra le parti coinvolte, con ulteriore ampliamento del progetto fino alla formulazione definitiva. «La novità - sottolinea il sindaco Cristina Almici - è che nel progetto definitivo è stata inserita una nuova rotonda in via Urne permettendo alla via di tornare a doppio senso, togliendo nello stesso tempo dal territorio uno degli ultimi semafori rimasti». Il tutto nel maggior risparmio possibile del suolo.

I tempi. La soluzione del progetto definitivo con la rotonda aggiuntiva ha fatto aumentare il costo dell’opera. Inizialmente si parlava di complessivi un milione e 700mila euro (200 a carico del Comune), ora si supereranno i due milioni, restando fermo il contributo regionale di un milione e mezzo con le coperture necessarie comunque disponibili da parte delle casse comunali.«È stata verificata la fattibilità del progetto in questa sua forma definitiva - spiega il sindaco Almici - e l’inserimento della nuova rotonda offre le indispensabili garanzie sia sul piano dell’esecuzione tecnica che della sicurezza. Da affrontare ora la questione dell’esproprio delle aree interessate. Si tratta di un compito che spetta alla Provincia di Brescia che avrà, comunque, il supporto del Comune di Bagnolo». L’intento, a questo punto, è quello di riuscire ad appaltare i lavori entro la fine di quest’anno e realizzare l’opera nel 2021.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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