Bassa

Tangenziale di Orzivecchi, «non c'è inquinamento»

Il fondo della tangenziale finita al centro di un'inchiesta per traffico di rifiuti non risulta contaminato
AA

«Il danno ambientale è insussistente» e «il manufatto è ecocompatibile, circostanza che ne consentirà il conforme utilizzo». 

Queste parole, scritte dal giudice Vito di Vita nelle motivazioni della sentenza con cui, il 3 novembre scorso, ha condannato a sei anni di reclusione l'imprenditore bergamasco, Pierluca Locatelli, potrebbero rappresentare per gli abitanti di Orzivecchi la fine di un incubo. 

Il fondo della tangenziale che aggira il centro del paese, sequestrata cinque anni fa dalla Procura della Repubblica di Brescia, nell'ambito di un'inchiesta su traffico di rifiuti, non sarebbe inquinato, in quanto «i risultati analitici dei campioni di falda prelevati - scrive il giudice - hanno consentito di escludere un impatto negativo causato dalla presenza di mps nel rilevato». 

Leggi gli approfondimenti sul Giornale di Brescia in edicola oggi, scaricabile qui in formato digitale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia