«Stavano salendo in auto, ci hanno massacrati»

Un livido sotto l’occhio sinistro, un cerotto sulla tempia e lo sguardo perso di chi cerca risposte che non trova. «Non li hanno ancora presi» ripete Giancarlo Scalvini, 73 anni. Suo figlio Francesco è in condizioni disperate nel reparto di terapia intensiva della clinica Poliambulanza, dopo il delicato intervento chirurgico con il quale i medici gli hanno estratto il cacciavite che tre malviventi in fuga gli avevano conficcato nel cranio lunedì sera a Ghedi.
«Ci siamo incrociati con i ladri. Mentre noi arrivavamo, loro scappavano». Pochi secondi e scattano le scene di violenza. «Ho tentato di avvicinarmi quando stavano già salendo in auto e hanno cominciato a picchiarci».
Leggi l'intervista integrale sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, giovedì 26 gennaio, e scaricabile anche da qui.
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