Stalking, le confidenze che sconfessano Elena Perotti
«Elena mi aveva confidato di aver bucato le gomme all'auto di William». E ancora: «Un giorno litigammo perché continuava a dirmi di volergliela far pagare, mentre io le suggerivo di pensare al bambino che aveva in grembo».
Le confidenze che sconfessano l'imputato. Sono le parole pronunciate in aula da Andrea Tomasoni, compagno di classe ai tempi del Liceo Arnaldo di Elena Perotti, la 27enne già condannata per aver sfregiato con l'acido l'ex fidanzato William Pezzullo e ieri a processo per stalking, sempre nei confronti dello stesso ragazzo.
Lei aveva negato, nel corso dell'ultima udienza, di aver danneggiato la vettura di William, ma l'amico ha cambiato le carte in tavola. «Mi aveva detto che si sentiva abbandonata, che lui non voleva il figlio. La loro era una storia tormentata» ha ammesso l'ex compagno di classe di Elena, testimone chiamato dalla difesa che ha però, con le sue parole, complicato la posizione dell'imputata che non era presente.
Dopo il giovane ha parlato lo zio materno di Elena. «Con William si sono lasciati e ripresi tante volte, so solo quello che mi raccontava lei» ha spiegato. «Un giorno mi ha detto di essere stata picchiata durante la gravidanza. Ho visto le fotografie dei lividi».
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