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Spara ai ladri in azienda a Remedello poi si accoltella da solo

Una guardia giurata deve rispondere di simulazione di reato e procurato allarme
Una pattuglia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una pattuglia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Avrà molto da spiegare la guardia giurata di 39 anni che nella notte tra il 2 e il 3 giugno scorso si era trovata faccia a faccia con una banda di ladri alla Omr di Remedello dove lavorara. I carabinieri di Isorella infatti, approfondendo le indagini sul furto, hanno notato una serie di incongruenze tra le parole del vigilante e i riscontri dei rilievi di polizia scientifica e quelli dei racconti degli altri testimoni.

L’uomo aveva infatti raccontato di essere stato aggredito dai quattro banditi incappucciati e che questi lo avrebbero ferito. Per difendersi aveva estratto la pistola e sparato. In effetti l’uomo era stato medicato in pronto soccorso per una ferita da arma da taglio ma la sua versione dei fatti non ha convinto i militari.

Nella nota diffusa ieri infatti l’Arma precisa che «in realtà, la guardia giurata, per paura di non saper come giustificare l'uso dell’arma, si è procurato da solo con un coltello in suo possesso delle ferite all’avambraccio destro al fine di rendere più credibile la sua versione dei fatti».

Ora deve rispondere di simulazione di reato e procurato allarme. Secondo gli inquirenti dunque, per quanto emerso fino ad ora, il tentativo di furto ci sarebbe stato ma l’utilizzo dell’arma non sarebbe avvenuto in seguito ad una coltellata ricevuta. Per il momento comunque la pistola è stata trattenuta dai carabinieri così come il porto d’armi della guardia giurata è stato sospeso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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