Slot machine vietate in alcune fasce orarie
Sulla scia di quanto avvenuto recentemente a Brescia ed Orzinuovi, anche Carpenedolo mette in campo delle misure per combattere il gioco d’azzardo lecito, «una piaga sociale che ha preso sempre più piede», osserva il sindaco Stefano Tramonti. In fin dei conti nel 2016 la spesa pro-capite annuale per questo tipo di «passatempo» ammontava a 856 euro, per un totale di 11,1 milioni di euro (fonte Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).
Consapevole di ciò il Consiglio comunale ha votato all’unanimità il regolamento che disciplina la materia impedendo l’uso delle slot in determinate fasce orarie. Con l’obiettivo di contenere gli alti costi derivanti dall’assiduità del gioco d’azzardo, le relative ricadute negative in famiglia e dal punto di vista economico e l’ingente spesa sanitaria, sono tre le regole che interessano la cittadina. In primis, come tra l’altro stabilito dalla legge regionale n°8 del 21 ottobre 2013, «è vietata l’installazione di slot machine e vlt in locali a meno di 500 metri da istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori».
Allo stesso modo non possono essere aperte sale dedicate nel raggio di 100 metri da sportelli bancari e bancomat. Infine, grazie a questo regolamento, e a un’ordinanza del sindaco, dal primo aprile non sarà consentito agli utenti di servirsi delle macchinette «mangiasoldi» in tre fasce orarie giornaliere (7.30-9.30, 12-14 e 19-21). L’infrazione del regolamento, la cui applicazione sarà monitorata dalla Locale, comporterà sanzioni amministrative pecuniarie.
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