Bassa

Siyzanna da Kiev a Dello: «Ho scelto di proteggere i miei figli»

Si è messa in viaggio giovedì scorso, inizio della guerra in Ucraina. Ora è ospite della cugina in attesa «che l'incubo finisca»
SIYZANNA: "CHE L'INCUBO FINISCA"
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Proteggere la Patria o i propri figli? Siyzanna, 33 anni, ha scelto di portare in salvo Denis, 2 anni e il fratello Yuri di 12. Suo marito, invece, è rimasto a Kiev, per difendere l’Ucraina.

A raccontare come siano andate le cose è proprio la giovane madre, arrivata da poche ore a Dello, a casa di una parente. Dopo quattro giorni di viaggio - a piedi e poi in auto - è stremata. Una fuga che ha lasciato strascichi anche nei bambini. «Sono inquieti, mi chiedono dove sia il papà, spesso piangono, hanno paura» racconta, seduta sul divano, sovrastando per un attimo le cronache che la televisione trasmette dal luogo da cui è scappata.

Siyzanna, i suoi figli, altre due donne con i propri bambini sono le prime persone in fuga dall'Ucraina che hanno trovato accoglienza in terra bresciana. Una meta sicura, sebbene distante più di 2mila chilometri, proprio perché Siyzanna sapeva a chi bussare. La famiglia della cugina si è adoperata in ogni modo per farla arrivare in Italia. Per garantire la buona riusciuta dell’espatrio venerdì mattina, da Dello sono partiti in auto il cognato e il nipote. Direzione Polonia, a casa di un’amica. Proprio lì si erano dati appuntamento con Siyzanna che, oltreconfine, ci è arrivata camminando per 20 chilometri. Ad incontro avvenuto, il viaggio è ripreso. Tredici ore dopo, domenica pomeriggio, Siyzanna era a Dello. «Desidero solo che questo incubo finisca - dice - voglio tornare a casa mia, da mio marito».

 

 

 

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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