Bassa

Sindaco cacciatore, nei guai per bracconaggio

Francesco Lazzaroni è stato denunciato insieme al fratello in seguito a un controllo
Nei campi. Il controllo è avvenuto in campagna // FOTO D’ARCHIVIO
Nei campi. Il controllo è avvenuto in campagna // FOTO D’ARCHIVIO
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Fucili, richiami vivi nelle gabbiette, ma anche tutto l’occorrente per iniziare una battuta di caccia per nulla legale. Peccato che, nascosti tra la vegetazione, ci fossero anche i militari della Forestale di Gavardo. Ma la sorpresa più grande si è avuta solo quando i cacciatori si sono girati: uno dei due era il sindaco di Montirone.

A essere finito nei guai infatti è il primo cittadino Francesco Lazzaroni. E la notizia, chiaramente, in poco tempo si è sparsa a macchia d’olio in tutto il paese e anche nei comuni limitrofi.

Ma veniamo ai fatti: il numero uno di Montirone, insieme al fratello, era impegnato nella cattura di alcuni volatili. I due si trovavano all’interno di un capanno fisso nelle campagne di Montirone, nell’immediata periferia del paese. I fratelli sono arrivati intorno alle 5.30 dell'altra mattina, hanno acceso i richiami elettroacustici, apparecchi vietati dalla legge, e hanno dato il via alla caccia ignari di essere osservati.

I militari della Forestale hanno atteso di coglierli in flagranza di reato, quindi sono entrati in azione solamente dopo la cattura di un tordo. I due fratelli avrebbero negato l’utilizzo del fonofil, spiegando di essere in regola.

Successivamente è emerso però che il fratello del sindaco aveva in tasca il telecomando per controllare a distanza l’apparecchio acustico che stava trasmettendo suoni ed era stato posizionato nella cavità di un albero. Immediatamente è scattata la denuncia in concorso nei confronti dei due fratelli. È stato ipotizzato il reato di utilizzo illegale di richiami elettoacustici.

I militari della stazione Forestale di Gavardo hanno inoltre sequestrato una settantina di cartucce, il fonofil e le armi tra le quali un fucile semiautomatico che poteva contenere fino a quattro cartucce e pertanto non risultava in regola. Il fatto sta naturalmente facendo parlare tanto in paese. Da noi contattato telefonicamente, il primo cittadino di Montirone ha dichiarato di essere completamente estraneo alla vicenda.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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