Sieropositivo adesca giovani, tempo di interrogatorio
Racconterà la sua verità davanti al giudice per le indagini preliminari nel corso dell’interrogatorio fissato per la mattina di martedì, giorno in cui il 56enne di Collebetato arrestato per prostituzione minorile e tentate lesioni arriverà in Tribunale con il suo legale l’avvocato Enzo Bosio.
Dovrà spiegare la natura di quegli innumerevoli contatti che gli hanno trovato in casa e, soprattutto, perché - pur sapendo di essere malato di Hiv - avrebbe consumato rapporti non protetti con giovani conosciuti in rete.
Ad inchiodarlo, ad oggi, sarebbero soprattutto le testimonianze di un gruppo di ragazzi. I giovani avrebbero ammesso agli inquirenti di aver consumato rapporti con il 56enne. Due i giovani che nelle ultime ore si sono presentati in Procura dal pm Ambrogio Cassiani, terrorizzati dall’idea di poter essere stati infettati.
Diversa, invece, la vicenda del 41enne, sempre bresciano, il cui arresto per detenzione di materiale pedopornografico ha dato il là all’inchiesta che ha portato alla scoperta dell’inquietante vicenda del malato di Hiv. Per l’uomo la Procura ha già chiesto il giudizio immediato con il processo fissato per aprile.
«I due soggetti non si sono mai conosciuti, il caso del mio assistito è al centro di un’indagine parallela a quella dell’uomo malato di Hiv», tiene a precisare l’avvocato Graziella Renica, legale del 41enne ,al quale sarebbero state trovate centinaia di fotografie pedopornogrtafiche.
«Ha ammesso le sue responsabilità», ha spiegato il legale dell’uomo che si trova in carcere. Il 41enne era stato trovato appartato in auto con un minore, un ragazzo di 17 anni che avrebbe conosciuto su un sito per soli adulti e che, fingendo di essere maggiorenne, aveva trovato in chat l’accordo per l’incontro. Finito al centro di un controllo di Polizia e volano di un’inchiesta molto più ampia.
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