Bassa

Si fa? Non si fa? Il polivalente di Chiari è un caso

Il Comune di Chiari vincola il permesso a costruire a una convenzione, per il prevosto l’opera «può anche non essere realizzata»
AA

«Perché al Cg 2000 non sono ancora iniziati i lavori del nuovo palazzetto polivalente?». Stanco di sentirsi rivolgere questa domanda il prevosto di Chiari, mons. Rosario Verzeletti, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera per spiegare ai cittadini le ragioni del ritardo.

Dal documento si evince innanzitutto che il polivalente «può anche non essere realizzato. Non è scontato riavere a disposizione persone, risorse e accordi tenuti in sospeso per troppo tempo. Forse i parrocchiani e tutto il centro giovanile dovranno risvegliarsi per l’ennesima volta da questo sogno senza vederlo realizzato». I motivi, stando sempre alla lettera, sarebbero legati a lungaggini burocratiche. In sostanza gli Uffici comunali, nel rispetto di quanto stabilisce il Pgt per l’area in questione, sarebbero disposti ad autorizzare l’opera (senza pretendere il pagamento degli oneri di urbanizzazione) solo previa stipula di una convenzione tra il Comune e la Parrocchia. Secondo quest’ultima però la convenzione non sarebbe necessaria. A dimostrazione di ciò il prevosto nella sua lettera cita la legge regionale 12/2005.

Stando così le cose se il polivalente non verrà realizzato «le responsabilità - leggiamo - non andranno cercate né nel Consiglio affari economici né nella Commissione dell’oratorio». Il sacerdote, dunque, non accusa direttamente il Comune. Ma i cittadini gli avrebbero chiesto: «Può avere influito (sul ritardo, ndr) il cambio di Amministrazione e la questione Fondazioni nonostante la pratica sia di natura tecnica? Può questa opera - leggiamo nel documento - non essere gradita all’Amministrazione?».

La lettera non ha lasciato indifferente il sindaco Massimo Vizzardi: «In origine era una questione di carattere tecnico in capo soltanto agli Uffici comunali - osserva -. Poi la lettera ha trasformato il tema in un caso politico. In questi giorni sto analizzando la situazione, quindi deciderò se e come intervenire». Il palazzetto del Cg 2000 diretto da don Alberto Boscaglia - ricordiamo - dovrebbe sorgere sulle ceneri del campo di calcio in sintetico con l’aiuto dell’Istituto Morcelliano (la Fondazione che sta realizzando il campo di golf). I lavori, stando alle previsioni della Parrocchia, avrebbero dovuto iniziare a settembre, ma le richieste degli Uffici hanno rallentato l’iter.

Barbara Bertocchi

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia