Bassa

Schiuma e pesci morti: cosa sta accadendo nei canali della Bassa?

L'estate 2017 sarà ricordata per il grande numero di episodi gravi di inquinamento nei corsi d'acqua
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L’ultimo – l’ennesimo – episodio è stato rilevato a Offlaga, dove la roggia Gambaresca si è tinta di bianco. Una coltre di schiuma dovuta con molta probabilità alla rottura di una valvola di un impianto di biogas a Dello, con lo sversamento che è arrivato poi fino a Cignano.

L’elenco dei casi in inquinamento nella Bassa bresciana – e non solo – dunque si allunga. Un’estate nera per i fiumi della nostra provincia, con un episodio a settimana negli ultimi tre mesi tra morie di pesci, acqua che ribolle, schiuma e rogge che si colorano di rosso. Il tutto ai danni di corsi d’acqua messi già a dura prova dalla siccità e da una situazione ambientale precaria.

Da gennaio a oggi sono già stati effettuati 57 accertamenti da parte delle Guardie ecologiche volontarie della Polizia provinciale, sei le segnalazioni alla Procura per casi che hanno interessato Montirone, San Paolo, Nave, Capriano del Colle, Montichiari e Offlaga.

Quarantadue i punti di controllo dell’Arpa che garantiscono un monitoraggio costante sulle acque dei fiumi, dal Collio a Pralboino, da Edolo a Montichiari.

Appurati i casi di inquinamento, resta da capire perché l’estate 2017 abbia visto così tanti episodi. Secondo il comandante della Polizia provinciale, Carlo Caromani, cui fanno capo i controlli dallo scorso anno, non sono aumentati i casi di inquinamento, ma i controlli che li hanno portati alla luce. Alla base non ci sarebbero le industrie, il problema di fondo piuttosto è da ricondurre all’agricoltura e al mancato rispetto della direttiva nitrati.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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