Bassa

Scattano i lavori per la biblioteca di Carpenedolo da 2,9 milioni di euro

Il via ai lavoro, previsto per lo scorso 8 agosto, era stato posticipato. Ora sono pronti a partire con la demolizione dell'ex asilo Cervi
Così apparirà all’esterno la nuova struttura a Carpenedolo - © www.giornaledibrescia.it
Così apparirà all’esterno la nuova struttura a Carpenedolo - © www.giornaledibrescia.it
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Stop allo scetticismo: la nuova biblioteca con gli uffici per istruzione, sport e servizi sociali di Carpenedolo si farà. «Il cantiere è aperto - dichiara il sindaco Stefano Tramonti -. Il via ai lavori, previsto per l’8 agosto, è stato posticipato per alcune carenze documentali, ora sanate». Così, si procede a demolire l’ex asilo Cervi, abbandonato da vent’anni. Lascerà il posto a una struttura multifunzione di tipo «Nzeb»: un immobile a elevata efficienza energetica, che s’inserisce in un parco riqualificato di 6 mila metri quadrati, dove è possibile leggere all’ombra degli alberi o assistere a vari eventi all’aria aperta (tra cui concerti e film), soprattutto d’estate.

Restano dunque nel cassetto le proposte delle minoranze «Carpenedolo migliore» e «Insieme per Carpenedolo», di vedervi rispettivamente una scuola bottega e un asilo in sostituzione di quello in via Dante. In verità già nel programma elettorale del 2019 la maggioranza «Carpenedolo si cresce» voleva costruirvi una «casa dei libri». Poi, però, la pandemia ha causato l’aumento dei costi e ne ha rimandato la pianificazione, imponendo degli aggiornamenti al progetto.

I particolari

Il disegno rielaborato mostra spazi dedicati per le diverse età, scaffali, aule studio e anche gli uffici alla persona, attualmente ospitati a palazzo Laffranchi. «Qui sono maggiormente fruibili dagli utenti, ma il loro spostamento è dettato dalla trasformazione dello storico edificio a centro culturale per eccellenza del paese», spiegano dal Municipio. Calcolatrice alla mano, l’intero intervento a due passi dal parco Fusetto costerà 2,9 milioni di euro, finanziati tramite mutuo, «che - sottolinea Tramonti - con un’oculata gestione del bilancio potrebbe essere estinto in anticipo. E non bisogna essere pro o contro l’accensione di un prestito, piuttosto è doveroso ragionare sulla qualità e sugli effetti benefici che comporta. Nel contesto, riteniamo un buon debito quello contratto per migliorare dei servizi, oltre a ridare dignità al quartiere».

Pensando quindi al domani, c’è un’alta probabilità che il primo cittadino non presieda l’inaugurazione del rinnovato fabbricato di via Cervi. Su tale evenienza commenta: «Dal mio insediamento nel 2014 - osserva Tramonti - ho sempre pensato che non è il mio compito tagliare i nastri, bensì creare le condizioni per tagliarne tanti. Ampliando ancora lo sguardo, tra pochi mesi gli obiettivi prefissati saranno raggiunti, per di più in modo equo e sostenibile: ecco ciò che conta. Per questo ringrazio chi ha lavorato alla progettazione di un sogno e le maestranze impegnate a renderlo realtà».

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