Scambiano la fontana per un gioco, smascherati dal sindaco
![](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18tdtpiwtgpfpyoo6jl/0/shareinputbn2scannerbarbarigajpg-jpg.webp?f=16%3A9&w=826)
Con la sistemazione di una fontana che rappresenta un mappamondo il quale, ruotando su se stesso, produce un suggestivo gioco con l’acqua in movimento, qualche giorno fa si è concluso l’intervento di riqualificazione della piazza del Comune di Barbariga, intitolata ad Aldo Moro. La quale però è già entrata nel mirino di personaggi buontemponi.
E qui delle due, l’una. O le persone protagoniste del fatto hanno voluto imitare Charlie Chaplin, che nel film «Il grande dittatore» giocava con un enorme mappamondo. Oppure devono aver scambiato la nuova fontana per altro: un’altalena, un gioco o comunque qualcosa del genere.
Fatto sta che, domenica sera intorno alle 19, due persone hanno letteralmente «cavalcato» la grande palla di metallo messa ad ornamento della piazza. Nonostante a quell’ora ci fosse parecchia gente ai seggi elettorali, situati a pochi metri di distanza da questa porzione di piazza denominata Largo Caterina e Giuditta Cittadini (fondatrici dell’Istituto Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca), nessuno si è accorto di quanto i due stavano facendo.
![](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18tdmx9kxrnvdbw2p4k/0/fgvf-jpg.webp?f=16%3A9&w=800)
Forse, se avessero saputo che a riprenderli c’era un occhio fisso, ossia la videocamera che sorveglia la piazza, i due sventurati non si sarebbero permessi di commettere questa bravata. Quando sui social è comparso un post che li avvisava del fatto che fossero stati identificati, i due hanno deciso di autodenunciarsi.
«Premessa la pericolosità del gesto - commenta il sindaco Giacomo Uccelli - mi auguro che nessun bambino abbia visto la scena, perché mi dispiacerebbe che i piccoli copiassero questo atteggiamento. Per me la cosa finisce qua, ma mi auguro in futuro di non dover più ricorrere a minacce o interventi per ottenere il sacrosanto rispetto della cosa pubblica».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia