Scaglia un sasso contro il finestrino dell'autobus, denunciato il ragazzo
La mano, che l’altro giorno ha lanciato il sasso contro il conducente dell’autobus distruggendo i finestrini del mezzo, non è quella di un minorenne, bensì quella di uno studente di 18 anni di Montichiari, che frequenta uno degli istituti superiori di Remedello. Il ragazzo è stato individuato, grazie alle testimonianze di altri studenti, e denunciato per tentate lesioni personali, danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. Chiuso il cerchio delle indagini, si apre la questione della sicurezza dei conducenti: ieri i sindacati hanno diffidato la società Arriva «dall’effettuare tale servizio nelle condizioni di estrema pericolosità ormai da tempo denunciate». Dunque non si possono escludere sorprese nelle corse di oggi pomeriggio.
La denuncia
fatto è avvenuto mercoledì alle 14 a Montichiari, alla fermata all’altezza della cartiera. Il giovane, una volta aperte le porte dell’autobus, invece di salire a bordo, ha lanciato un sasso di circa 1 chilo, distruggendo la paratia che separa l’autista dai passeggeri e il finestrino del conducente, che soltanto per un miracolo non è rimasto ferito. Gli agenti della Polizia stradale di Montichiari hanno identificato il ragazzo e lo hanno denunciato. Per quanto concerne i danneggiamenti, pesa anche l’ipotesi della premeditazione. Il 18enne è stato rintracciato anche perché la vittima lo ha subito riconosciuto: era lo stesso ragazzo che un’ora prima a Remedello aveva preso a calci il mezzo e sputato sul vetro. Per quale motivo? Perché l’autista lo aveva invitato a scendere in quanto stava fumando una sigaretta a bordo.
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Situazioni critiche
Ieri le principali sigle sindacali e i rappresentanti delle Rls della società hanno scritto ad Arriva e all’Agenzia del Trasporto pubblico locale di Brescia (per conoscenza anche alla Prefettura) per segnalare una situazione pericolosa. Non soltanto l’episodio incriminato, ma anche le condizioni in cui devono lavorare gli autisti in via Avis, «dove ogni pomeriggio, finita la scuola, la piccola via viene invasa da circa mille studenti, che si ammassano fuori dai mezzi rischiando di essere investiti», aveva spiegato il delegato aziendale Cobas Nicola Caletti. Non è uno sciopero, ma non si possono escludere sorprese nelle corse di oggi. Le scuole di Remedello, tra Liceo, Istituto tecnico e scuola professionale (Afgp), sono frequentate da circa 1.500 studenti.
«Ovviamente quanto successo è un episodio molto grave - ha spiegato il dirigente scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo Bonsignori, Michele Iammarino -. Noi, insieme al direttore dell’Afgp, cerchiamo di lavorare sulle situazioni più complicate, anche se non è semplice. Per quanto concerne la viabilità, sappiamo perfettamente che quella strada è pericolosa e che purtroppo gli studenti non sempre rispettano le indicazioni. A scuola abbiamo più volte spiegato loro come comportarsi, ma noi non possiamo fisicamente essere presenti ogni giorno alla fermata degli autobus. Comunque so che l’Amministrazione comunale sta valutando delle alternative per risolvere i problemi».
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