Sara Capoferri, giallo fitto al laghetto
Ancora senza esito. Ancora decine di uomini impegnati a fare luce sulla misteriosa sparizione della 37enne Sara Capoferri, la mamma di cui non si hanno più notizie da martedì. La donna, originaria di Sarnico ma di casa a San Pancrazio, si è allontanata in serata dall'amico con cui aveva trascorso la serata di martedì, poi sarebbe stata vista in alcuni locali della Franciacorta.
Quindi il nulla fino al ritrovamento, ieri, della sua vettura: bruciata. Un aspetto che potrebbe non essere rilevante: non si esclude che all'origine del rogo possa esserci stato un corto circuito. Ma il ritrovamento è stato utile a concentrare le ricerche alla zona in cui si trovavano i resti della vettura della donna, che già in passato si sarebbe allontanata spontaneamente dal padre e della figlia per far ritorno alcuni giorni dopo. Alle spalle alcune situazioni critiche.
L'auto era a Berlingo, non lontano da una cava. E proprio nella zona compresa a ridosso del Laghetto dei Cigni, uno specchio d'acqua di circa 60mila mq per una profondità massima di 20, sono al lavoro da questa mattina Vigili del Fuoco, unità cinofile dell'Ucis, Carabinieri e personale di Protezione civile.
In particolare i sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno scandagliato il laghetto e appurato che al suo interno non vi è traccia della 37enne. Così in varie seriole e canali della zona. Le ricerche si sono concentrare su un'area compresa in un raggio di circa 2 km e si concluderanno attorno alle 18. Per il momento senza esito.
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