Bassa

Sanità: arresti e perquisizioni in Lombardia

Corruzione connessa ad appalti e forniture a ospedali: coinvolto anche l'attuale direttore amministrativo del Mellini di Chiari.
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La Direzione Investigativa Antimafia di Milano, nell’ambito di una indagine su episodi di corruzione connessi ad appalti e forniture di aziende ospedaliere della Lombardia, ha eseguito all'alba numerose perquisizioni, anche all’estero, e arresti presso abitazioni, imprese e strutture sanitarie lombarde in altre regioni.

Tra i sette arrestati dalla Dia di Milano per presunte tangenti nella sanità c’è Leonardo Boriani, giornalista, ex direttore della Padania. In carcere tre imprenditori e l’ex consigliere regionale lombardo Massimo Guarischi. Inoltre tra gli arrestati accusati di «numerosi episodi di corruzione» vi sono anche Pier Luigi Sbardolini, direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera di Chiari, arrestato per fatti del periodo in cui lavorava al San Paolo di Milano, e Luigi Gianola, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Sondrio. Mentre è indagato un cittadino svizzero, Giovanni Lavelli, i cui uffici sono stati perquisiti su rogatoria.
  
Gli arresti sono stati chiesti dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio, appartenenti al dipartimento del procuratore aggiunto Alfredo Robledo. 

L'operazione della Dia di Milano ha portato anche all’arresto di tre imprenditori che appartengono alla famiglia Lo Presti, titolare della Hermex Italia, di Cinisello Balsamo, specializzata in fornitura di macchinari ospedalieri. Gli arresti sono stati eseguiti su richiesta del pm della Dda di Milano Claudio Gittardi.
L’indagine della Direzione Investigativa Antimafia di Milano - spiegano gli investigatori - ha fatto luce su gravi e diffusi episodi di corruzione nel mondo della sanità lombarda.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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